Vai al contenuto

Una vittoria netta per dimenticare la sconfitta interna con l’Inter e ripartire subito con il piede giusto per poi prepararsi al meglio per il ritorno di Europa League e continuare la rincorsa in campionato. Un successo che porta altri tre punti nell’economia dei giallorossi, tre come le reti segnate dai capitolini al Frosinone nella serata dello Stirpe, dove il match è terminato per 0 a 3, grazie alle reti di Huijsen, Azmoun e Paredes su calcio di rigore. Vittoria che manda i giallorossi al sesto posto solitario, tornando così a -4 dal duo al quarto posto Atalanta e Bologna. L’altra faccia della medaglia (lato gialloblu) racconta che inizia a farsi vivo lo spettro della retrocessione. Infatti, sono solo tre ora i punti di margine sul terzultimo posto, mentre i frusinati vengono superati in classifica anche dall’Udinese e occupano ora la quindicesima piazza.

Altra prova di maturità superata per mister De Rossi

Ci sono occasioni in cui devi saper aspettare, per gustarti il piacere. Più o meno quello che ha fatto la Roma a Frosinone: ma il 3 a 0 è una sintesi che cancella la prima faticosissima mezz’ora vissuta da Daniele De Rossi. Sembrava il prologo alla prima serataccia del nuovo corso. E invece il giovane allenatore può festeggiare la quarta vittoria nelle sue prime cinque giornate di campionato alla guida della Roma.

L’allenatore giallorosso conferma Svilar titolare in porta mentre Huijsen va a completare la difesa con Mancini, Kristensen a destra e Angeliño a sinistra. A centrocampo Paredes agisce in mediana con Cristante, mentre alle spalle di Lukaku agisce la linea a tre composta da Baldanzi, Azmoun ed El Shaarawy.

Il match

Il primo tempo ha due protagonisti. Il primo si chiama Svilar e, al 24esimo, su Soulé è chiamato a fare una gran parata sul gran tiro da fuori diretto all’angolino. Poi ancora protagonista l’estremo difensore romanista alla mezz’ora sulla tripla occasione di Kaio Jorge. Il brasiliano riceve sul dischetto del rigore da Gelli e trova i guanti di Svilar a respingere il suo primo tiro, poi l’opposizione di Mancini sul secondo e infine ancora la mano del portiere a negargli la rete nel suo ultimo tentativo. E come da copione “goal mangiato, goal subito” ecco che arriva l’altro protagonista assoluto del primo tempo: Dean Huijsen. L’olandese, classe 2005, parte palla al piede da centrocampo, si libera di due uomini e al limite dell’area calcia a giro sul palo lontano, mettendo la firma su una vera e propria opera d’arte. Roma a sorpresa avanti per 1 a 0 sul finale della prima frazione, con il talento in prestito dalla Juventus anche ammonito per un’esultanza considerata provocatoria.

Nell’intervallo De Rossi prova a dare maggiore stabilità alla propria squadra, esce Huijsen dentro Llorente, sostituito a sorpresa anche Lukaku e dentro Pellegrini, con Azmoun spostato nel ruolo di prima punta. I cambi danno l’effetto sperato perché, nel momento forse migliore del Frosinone nella ripresa, i giallorossi firmano il raddoppio. Conclusione potente dalla distanza di Cristante, respinta centralmente da Turati, Azmoun brucia Monterisi sulla ribattuta e davanti al portiere frusinate non sbaglia. La Roma chiude definitivamente la pratica Frosinone al minuto 81, quando il tocco di mano di Okoli si tramuta in calcio di rigore dopo la revisione al Var. Sul dischetto si presenta un glaciale Paredes, il quale apre il piatto destro e spiazza Turati per il gol del 0-3 che consegna i tre punti agli ospiti.

Lo strano destino di Huijsen

Da promesso sposo del Frosinone, nel mercato invernale, al gol da capogiro proprio contro i gialloblù. Il destino a volte è molto strano. Ci sono alcuni gol che nascono grazie a un colpo di fortuna, mentre altri che ce li hai nel sangue. Huijsen contro il Frosinone si è trasformato in un attaccante di fantasia e dopo aver dribblato una serie di avversari, ha scaraventato la palla all’angolino con un bel piazzato. E non è la prima volta che succede. Infatti, solo un anno fa, il 15 febbraio 2023, l’olandese, allora alla Next Gen, ha realizzato una doppietta nella semifinale di ritorno della Coppa Italia di Serie C contro il Foggia. E una delle due reti, che ha portato il match ai rigori è stata la fotocopia di quella che ha punito Turati. Palla al piede dalla difesa, slalom e palla nel sette.

De Rossi ha un centrale in più su cui puntare

Dal suo passaggio alla Roma nella finestra invernale di calciomercato, Huijsen ha collezionato 8 presenze e due reti in Serie A (la prima contro il Cagliari di testa), rispetto all’unica apparizione in maglia bianconera contro il Milan. Nonostante l’addio di Mourinho, anche De Rossi ha deciso di prenderlo in considerazione nelle varie rotazioni delle coppie difensive e con l’Europa League (competizione per la quale non è stato inserito in lista dal club giallorosso) da giocare avere soluzioni in più per il campionato potrà risultare decisivo.

Dunque, il ritorno dei playoff si avvicina e la Roma, dopo il brusco periodo affrontato con l’esonero di Mourinho, sembra aver ritrovato spirito, grinta e motivazione per affrontare al meglio la gara. Merito sicuramente di nuova linfa vitale portata da uno che il mondo Roma lo conosceva molto bene, l’oramai Mister Daniele De Rossi.