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Mentre l’Italia ha deciso di fermarsi fino al 3 aprile, anche nel resto d’Europa si stanno prendendo provvedimenti per limitare il contagio del virus che si sta diffondendo in tutto il mondo. Quasi tutti i principali campionati europei vanno verso le porte chiuse, solo la Premier League per ora resiste. In Svizzera è chiusura totale e al momento c’è da registrare il primo match annullato di Europa League.

Se l’Italia diventato è il focolaio d’Europa per il Coronavirus, anche dalle altre parti non si può stare certo tranquilli. Il numero di contagi sta crescendo anche in altri paesi, soprattutto in Francia e in Germania dove si sono superate le 1.000 unità in pochi giorni. E inevitabilmente iniziano le ripercussioni anche sulle attività sportive, nella misura che ben conosciamo: le porte chiuse. Se nella nostra Lega Calcio ci sono state diatribe tra i vari club e la decisione di giocare senza pubblico è stata posticipata di una settimana e comunque in maniera non univoca su tutto il territorio, prima del definitivo stop annunciato ieri in serata dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, la federazione francese non ci ha messo molto tempo a decidere che tutte le prossime partite di campionato verranno giocare a porte chiuse. Già nell’ultimo turno c’erano state le prime avvisaglie, con il rinvio della partita tra Strasburgo e Paris Saint Germain dopo che nelle ore precedenti c’era stata una preoccupante diffusione del virus nel Basso Reno. Dal prossimo weekend nessuna distinzione, tutte le partite si giocheranno senza tifosi, in attesa di capire gli sviluppi nei prossimi giorni. Stessa decisione anche per gli altri sport, a partire dal basket. In precedenza erano stati rinviati altri eventi sportivi, come il match tra Francia e Irlanda del Sei Nazioni di rugby.

Ovviamente si giocherà a porte chiuse anche la partita di Champions League che vedrà coinvolte lo stesso Psg e il Borussia Dortmund, così come, proprio nelle ultime ore, è stata ufficializzata a porte chiuse anche la partita di settimana prossima tra Barcellona e Napoli. Anche in Spagna c’è forte preoccupazione per la diffusione del Coronavirus anche se i numeri la vedono ancora indietro rispetto ad altri altri paesi. Ma prevenire, si dice, è meglio che curare, così il governo ha ordinato la massima cautela per tutte le partite internazionali che vedono coinvolti i club spagnoli e ovviamente per quanto riguarda la Liga. Per le prossime due giornate di campionato infatti sono state disposte le porte chiuse e il provvedimento non vale solo per il massimo campionato spagnolo ma è stato anche allargato alla Segunda Division.

In Germania la decisione di giocare a porte chiuse non è ancora stata ufficializzata ma lo sarà presto. Intanto è stata disposta per il recupero di Bundesliga di mercoledì tra il Borussia Monchengladbach e il Colonia, in attesa del provvedimento definitivo per le prossime giornate di campionato.

L’unico dei grandi campionati d’Europa che continua a giocarsi a porte aperte è la Premier League. In Inghilterra il numero di contagi è ancora relativamente basso e per ora si pensa di continuare il campionato a porte aperte. “In questo momento non siamo nella situazione di dover cancellare o posticipare gli eventi” ha affermato il ministro dello sport Oliver Dowden.

C’è poi il caso della Svizzera, un paese che ha deciso di non adottare mezze misure. Lo scorso 2 marzo era stato deciso lo stop di tutti i campionati per tre settimane, fino al 23 compreso, anticipando di un bel po’ la decisione che solo ieri è stata presa in Italia. Solo che il governo elvetico, a differenza di quello italiano, non ha previsto deroghe per le partite internazionali e dunque la partita di ritorno di Europa League tra Basilea e Eintracht Francoforte, prevista per il 19 marzo, non si potrà giocare nel territorio svizzero nemmeno a porte chiuse. Perchè, fa sapere la polizia elvetica anche in tal caso si può presumere che diverse centinaia di tifosi si radunino davanti allo stadio durante la partita”. Quindi, o il Basilea trova un’alternativa in un altro paese oppure pagherà con l’eliminazione a tavolino dalla coppa.

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