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In tutta questa fase centrale del mercato estivo, c’è una squadra di non primissima fascia che comincia ad aspirare a diventare tale, visti i movimenti che hanno interessato la dirigenza sulle sponde del lago, il Como.

Attivissima su ogni fronte, la società lariana sta mettendo a disposizione, almeno sulla carta, tutta una serie di prospetti che hanno fin qui originato più di un sorriso da parte di Cesc Fabregas.

Un gruppo societario che fa sul serio

Come i nostri lettori con ogni probabilità sapranno, il Como fa capo alla proprietà indonesiana dei Fratelli Robert Budi e Michael Bambang Hartono, che hanno fatto carriera e soldi nel mercato internazionale, diversificando e non di poco i loro interessi.

L’industria del tabacco ha permesso alla famiglia Hartono di costruire un impero commerciale senza pari nel Paese di origine prima, e in tutto il mondo poi, facendosi un nome successivamente in altri campi sia di carattere commerciale, che in quello finanziario.

Il marchio più conosciuto è quello della Djarum, che ha come prodotto di punta la fabbricazione di sigarette dai chiodi di garofano, prodotto molto apprezzato in Indonesia.

I segnali alla fine della scorsa stagione

Già dal ritorno in Serie A di fine 2024 dopo qualcosa come 21 anni, si era capito di che pasta erano fatti i proprietari del Como, che, nonostante un inizio positivo nel campionato di Serie B di quella stagione con Longo, hanno visto lungo prendendo a metà novembre proprio Cesc Fabregas, con cui è iniziato un progetto che sta portando i suoi benefici.

Il fatto che l’interessamento dell’Inter per la propria panchina non sia andato a buon fine, fa capire quanto voglia fare sul serio la società del Como, che tenendosi stretto l’allenatore spagnolo, ha messo in chiaro la solidità di un progetto che ha radici profonde seppur ancora in fase embrionale e il tutto non si ferma al progetto di carattere prettamente tecnico facente capo alla guida della squadra, ma anche e soprattutto all’intelaiatura della quale Fabregas dispone e disporrà da qui al futuro.

Partenze poche, arrivi tanti, trattative infinite

Cominciamo dalle partenze, che vedono il Como salutare il portiere Reina giunto al limite del pensionamento dopo una carriera che lo ha visto protagonista in Italia per lungo tempo, Iovine, altro giocatore in odore di ritiro e Ikoné, che torna ad accasarsi con la Fiorentina, dopo il prestito della passata stagione.

Se non ci saranno scossoni e movimenti ulteriori, dovrebbero vestire la maglia del Como il centrocampista Baturina proveniente dalla Dinamo Zagabria, l’attaccante Jesus Rodriguez del Betis, Jayden Addai, interessante prospetto offensivo ex AZ Alkmaar e Nicolas Khun, esterno destro in arrivo dal Celtic.

Ma sono i rientri dai prestiti e dalle formule non definitive, che il Como trae ulteriore giovamento, come quello del portiere Audero, del difensore Sala, di Mazzitelli e Verdi sponda Sassuolo, quest’ultimo in regime di svincolo, tutta gente che, però, non è certa di giocare con il Como nella prossima stagione.

Arrivi a gogo

Rientrano anche Andrea Belotti dall’avventura portoghese con il Benfica, in scadenza a fine 2026, la stessa di Alberto Cerri, di ritorno dalla Salernitana.

Questi due nomi ci danno il “La” per parlare di ulteriori arrivi per la squadra lariana, alla luce del fatto che nella giornata di ieri è arrivata la fumata bianca per l’acquisto definitivo di Maximo Perrone, uno dei leader del centrocampo della squadra di Fabregas della scorsa stagione, con cui ha collezionato 26 presenze una più positiva dell’altra.

Perrone è un mediano che può giocare anche in posizione più avanzata e arriva a titolo definitivo dal Manchester City e ha firmato con il Como un contratto di 4 anni.

Nella giornata di ieri è stato il turno di Davinson Sanchez, difensore colombiano che sarebbe molto vicino all’approdo sulle sponde del lago, per una cifra molto vicina ai 18 milioni più 2 di bonus, come scrive Fantacalcio.it.