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Da che mondo è mondo, quando una macchina organizzativa muove le sue leve all’interno di uno degli sport internazionali, deve tenere conto di tutta una serie di parametri che devono originare delle competizioni tali da mantenere intatto l’equilibrio tra gli eventuali vari gironi di un evento che interessa diverse nazioni e che, soprattutto, non metta di fronte le squadre più forti e, talvolta, con maggior appeal, affinché non si scontrino nella parte iniziale degli stessi eventi.

Questo enunciato è più forte che mai in uno degli sport che muove mastodontici interessi economici e sociali in tutto il mondo, come il calcio. 

La FIFA

Intanto cerchiamo di capire che ruolo ricopre la FIFA.

La FIFA è una Federazione Internazionale che si pone come obiettivo primario, quello di governare tre degli sport più praticati del pianeta, il calcio, il calcio a 5 e il beach soccer. 

A guidarla dal 2016 è il suo Presidente, Gianni Infantino, che muove le leve più importanti delle competizioni calcistiche dalla sede di Zurigo. 

La FIFA fu fondata a Parigi, nel 1904 e si occupa dei Campionati del Mondo, il vero e proprio fiore all’occhiello della macchina organizzativa della FIFA

La definizione di Ranking FIFA

Il sito che può maggiormente aiutarci per trovare una definizione chiara e netta su ciò che il Ranking FIFA rappresenti, è ovviamente quello ufficiale della Fédération Internationale de Football Association, o se preferite, International Federation of Association Football, che lo identifica come segue:

Il FIFA World Ranking è un sistema che stila una classifica per le squadre nazionali maschili di calcio associativo. Le squadre delle nazioni maschili della FIFA, l’organo di governo mondiale del calcio, sono classificate in base ai risultati delle loro partite con le squadre di maggior successo e che sono classificate più in alto.

fonte sito ufficiale Fifa

Qual è la necessità che nasce dalla compilazione di una classifica per nazionali? 

Intanto il paragone oggettivo tra le nazionali che può essere certificato tramite dei dati che rispecchiano i risultati delle partite delle nazionali stesse e che viene di volta in volta aggiornato mensilmente. 

Le partite valide per tale classificazione sono tutte quelle riconosciute dalla FIFA, amichevoli comprese e l’ultima modifica al criterio utilizzato per assegnare i punteggi, è datata 2018, molto simile a quello utilizzato negli scacchi, il metodo ELO.

Il passaggio dal metodo precedente a quello attuale

A inizio estate 2018, la FIFA annunciò il nuovo sistema di classificazione, quello tutt’ora in vigore, che cominciò ad essere applicato il successivo agosto, alla fine dei Campionati del Mondo in Russia. 

Il cambiamento precedente, quello che rivoluzionò il sistema in vigore a partire dal 12 luglio del 2006 (data a noi molto cara…), fu ferocemente criticato per l’eccessiva considerazione che godevano squadre non esattamente blasonate, che raggiungevano risultati improvvisi, inaspettati e non certo frequenti, salendo così la classifica a discapito di nazioni tradizionalmente ben più forti. 

Questo portava allo scontro tra nazionali fortissime e blasonate nelle parti iniziali delle manifestazioni, creando così un grosso malcontento tra tifosi e osservatori, nonché una pericolosissima perdita di appeal del prodotto calcio e, di conseguenza, di soldi. 

Col nuovo metodo furono inserite semplificazioni di vari aspetti del sistema e una riduzione del periodo di riferimento da 8 a 4 anni, dando maggiore importanza a 4 fattori fondamentali:

  • Forza dell’avversario
  • Confederazione di Appartenenza
  • Importanza dell’incontro di riferimento
  • Risultato

Il calcolo dei punti ottenuti per ogni singolo match, era il risultato del prodotto di questi fattori.

Non ci dilunghiamo sulle caratteristiche specifiche di ognuno di questi fattori per non tediare il lettore, ma tale criterio fu adottato fino alla fine del 2018, quando fu adottato il sistema ELO.

La classificazione attuale per il ranking FIFA

La rivoluzione principale, dettata dalle continue critiche che i precedenti criteri avevano originato, fa capo all’aggiornamento dei punteggi che vengono cambiati di partita in partita, facendo riferimento ad un mese di calcio giocato, per cui non più ai 4 anni precedenti e la formula, non spaventatevi, è la seguente:

P= Pbefore + I(W-We)

  • Pbefore” è il punteggio della squadra interessata, prima della partita in oggetto
  • I” è il coefficiente assegnato all’importanza della partita che fa capo fondamentalmente al prestigio della competizione. Si parte dai 5 punti per le amichevoli disputate al di fuori del Calendario FIFA, fino ai 60 punti per le partite del Campionato del Mondo successive agli ottavi di finale, passando per le partite della Nations League (15/25) punti, le qualificazioni a Mondiali e manifestazioni Continentali (25) e le partite della fase finale dei Campionati Continentali (35/40).  
  • W” è il risultato della partita in oggetto. I valori sono “0” per la sconfitta dopo i tempi regolamentari o ai supplementari, “0,5” per la sconfitta ai rigori, “0,75” per le vittorie ai rigori e “1” per la vittoria dopo regolamentari e supplementari.
  • We” è invece il risultato atteso della gara, che viene determinato da un’ulteriore formula. 

Come avrete capito sono calcoli piuttosto machiavellici che, come è giusto che sia, devono prendere in considerazione tutta una serie di parametri affinché il Ranking FIFA possa originare il minor numero di mugugni e rimostranze all’indomani della pubblicazione dell’aggiornamento mensile.