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Ora è il miglior centrocampista al mondo, così lo United può fare a meno di Pogba. Altri due gol, un’altra affermazione chiara della propria ascesa: Bruno Fernandes è al momento il miglior centrocampista del mondo. ‘The Brutal One‘ lo hanno già ribattezzato i tabloid inglesi all’indomani del poker rifilato dal Manchester United alla Real Sociedad in Europa League, a ribadire la brutalità dell’impatto avuto sui Red Devils dal suo arrivo poco più di un anno fa. Brutalità raccontata dai numeri mostruosi della sua avventura allo United.

NUMERI DA CAPOGIRO – A Novara e Udine aveva iniziato a mostrare il suo talento, a Genova (sponda Sampdoria) e Lisbona (Sporting) l’ha coltivato, ma quello di Manchester è un Bruno Fernandes maturo e impressionante per la continuità con cui riesce a incidere sulle partite. Questa stagione è già in doppia cifra di gol e assist in Premier League (rispettivamente 14 e 10), che diventano 21 reti e 12 assistenze ai compagni contando tutte le competizioni, staccando il rivale Kevin De Bruyne che lo batte per assist (15 in totale) ma insegue nettamente per gol autoprodotti (3, tutti in Premier). Ma a dare la dimensione della centralità e dell’efficacia del portoghese, sono i numeri complessivi dal suo arrivo a Manchester: 8 gol in Europa (nel parziale ha fatto meglio solo Romelu Lukaku con 11), agli ordini di Solskjaer ha partecipato a 53 reti in 58 presenze (33 gol e 20 assist). Fondamentalmente, quando gioca l’ex Sporting lo United parte quasi sempre 1-0: un vantaggio che portano in dote campioni del calibro di Ronaldo e Messi o astri del futuro come Mbappé e Haaland.

POGBA NON E’ INDISPENSABILE – I numeri lo consacrano, Bruno Fernandes è ad oggi il miglior centrocampista al mondo per rendimento, anche se lui stesso non bada a questi dati e punta solo a ‘vincere trofei’. Solskjaer e lo United invece considerano eccome questi dati e non a caso lavorano blindare ulteriormente il giocatore nonostante un contratto fino al 2025 con opzione per un altro anno: si ragiona su un adeguamento dell’ingaggio a cifre più vicine a quelli di un top come Paul Pogba, per spegnere sul nascere le velleità di Real Madrid e altre big che già dai tempi dello Sporting monitorano il ragazzo. Una mossa di questo genere darebbe un ulteriore segnale anche in chiave mercato, perché un considerevole aumento dell’ingaggio di Bruno Fernandes potrebbe presupporre proprio l’alleggerimento di un altro stipendio monstre come quello di Pogba. D’altronde il potente procuratore del francese, Mino Raiola, ha già annunciato l’intenzione di non rinnovare e cercare una soluzione in uscita al termine della stagione, con Juventus, PSG e Real Madrid alla finestra e pronte a inserirsi qualora il prezzo, complice anche il contratto in scadenza nel 2022, dovesse calare. E con un Bruno Fernandes in queste condizioni, per lo United rinunciare a Pogba potrebbe essere più semplice di quanto non lo fosse un anno fa.

 

Foto di testa: Bruno Fernandes (redazione DAZN)

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