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Ludovica Mantovani, Presidente della Divisione Femminile FIGC, illustra l’iter per il passaggio al professionismo delle atlete.

Abbiamo recentemente raccontato di come il Governo abbia da poco approvato diversi decreti di riforma dello Sport, tra cui quello che introduce il concetto di professionismo per quanto riguarda lo sport femminile. Così come il Ministro Spadafora, anche la Presidente Mantovani si è detta entusiasta per il raggiungimento di questo risultato, ma ha anche ricordato come “questo sia solo l’inizio di un percorso complesso, ma in cui le parti in causa hanno tutti gli interessi a far sì che sia soddisfacente e sostenibile per tutti”. In principio fu il Senatore Tommaso Nannicini a firmare l’emendamento alla Legge di Bilancio dell’anno scorso, in cui si introducevano modalità per l’accesso al professionismo di Società e Federazioni sportive. Il 13 ottobre 2020 è stato convertito in legge un decreto di due mesi prima, stabilendo ufficialmente un fondo per il professionismo negli sport femminili. Come spiega Mantovani, “il fondo ha una dotazione di 2,9 milioni di Euro per il 2020 e di 3,9 milioni di Euro per il 2021 e 2022, con un’importante dotazione economica che servirà per agire sugli aspetti strutturali degli sport femminili, con l’obiettivo di portare a termine la transizione entro i prossimi 3 anni”.

Le Federazioni sportive dovranno deliberare il passaggio al professionismo, dopodiché potranno fare richiesta, in modo da poter utilizzare le somme stanziate dal Governo per differenti destinazioni d’uso, concentrate, soprattutto per quanto riguarda quest’anno, sulle misure di contrasto all’emergenza Coronavirus come il sostegno al reddito e la sanificazione delle infrastrutture, per poi concentrarsi, negli anni successivi, su formazione e reclutamento di atlete e tecnici, oltreché sostenibilità. Mantovani su questo tema ci tiene a sottolineare come “Sia stata istituita recentemente dal Consiglio Federale della FIGC una Commissione, la quale si occupa di coordinare tutte le fasi di questo processo con il Governo e con i Club, dato che va data grande attenzione alla sostenibilità della manovra da parte delle Società, partendo dai settori giovanili fino alla Serie A”. La Presidente ci tiene infine a ricordare “Il grande impegno e volontà da parte dell’Associazione Italiana Calciatori di arrivare a questo traguardo, realtà con cui siamo in costante dialogo su tutti i temi, in modo da poter offrire pari diritti e garanzie alle atlete”. Temi importanti, come soprattutto quelli riguardante la previdenza sociale, il salario minimo e gli infortuni, che andranno ad incrementare la sicurezza delle donne che hanno scelto di fare dello sport la propria professione di vita. Chiusura di Mantovani sulla decisione della Fifa, che da poco ha introdotto nuove norme sulla maternità: “Siamo chiaramente soddisfatti che la Fifa abbia dato risalto a questa tematica, che si inserisce in scia al fondo maternità per le atlete, introdotto da pochi anni dall’ex Ministro Lotti. Il nostro obiettivo è lavorare per fare in modo che entro pochi anni le sportive abbiano le stesse opportunità degli uomini, un impegno, che seppur all’inizio, sta percorrendo la strada giusta”.

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