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È stata Istanbul la sede designata per il sorteggio dei Gironi di Europa League, tenutosi lo scorso venerdì 26 agosto.

Al tabellone principale di quest’anno, originato dopo la conclusione dei play off e della fase eliminatoria, partecipano 32 squadre, delle quali le due italiane Roma e Lazio.

La Roma, sesta nello scorso campionato, arriva dal trionfo di Conference League, mentre la Lazio si è guadagnata la partecipazione alla “sorellina” della Champions, in virtù del quinto posto in campionato conseguito nella passata stagione.

La Finale dell’edizione cominciata lo scorso 4 agosto, si disputerà alla Puskas Arena di Budapest e la formula è identica a quella delle ultime 3 edizioni, anche se in virtù della mancata partecipazione delle squadre appartenenti alla Federazione russa, sono cambiate alcune disposizioni facenti capo alla distribuzione dei posti in palio nei playoff.

Dopo la chiusura della fase a gironi, ci sarà un turno dedicato agli spareggi tra le 8 seconde classificate dei gironi di Europa League e le 8 terze classificate ai gironi di Champions, che così “retrocedono” dai gruppi della Coppa più prestigiosa.

In questo pezzo analizziamo le avversarie della Roma, estratta nel Gruppo C, con Betis, HJK e Ludogorets.

Ludogorets

La squadra bulgara del Ludogorets si è qualificata alla fase finale di questa Europa League in virtù della finale play off, vinta contro lo Zalgiris.

Il ritorno del doppio confronto con i lituani, è stato uno dei match più caldi e spettacolari di questo inizio di stagione, visto che, dopo l’uno a zero casalingo dell’andata, il “Ludo” perdeva 3-2 in casa dello Zalgiris al termine dei regolamentari, ma una rete Verdon su rigore al 120° minuto, regalava la qualificazione ai suoi.

Il Ludo faceva parte, all’atto dell’estrazione, della seconda fascia e rispetto ad altre realtà del calcio europeo, quali Feyenoord, Rennes, Monaco e Real Sociedad, risultava una delle più appetibili.

La rosa

Se vogliamo confrontare la rosa dei bulgari con quella della Roma, cominciamo col dire che il valore complessivo dei giocatori del Ludogorets supera a malapena i 25 milioni di Euro, contro gli oltre 420 milioni di quella dei giallorossi.

È una squadra di faticatori, con qualche assolo di qualità, ma nessuno dei giocatori spicca rispetto agli altri.

Citeremo, tra gli altri, Kiril Despodov, esterno di centrocampo che può essere schierato anche da terzino o nel tridente offensivo, quando la squadra gioca 4-3-3.

Al centro della difesa gioca Anton Nedyalkov, altro giocatore di discreta qualità.

L’allenatore

A guidare la compagine è lo sloveno Ante Simundza, Mister 50enne che si è seduto nella panchina delle “Aquile” a partire dall’inizio di quest’anno.

Lo sloveno ha preso il patentino nel 2011 e di lui si ricorda la permanenza al Maribor, dove ha allenato due stagioni e al Mura, dove è stato 5 anni, sempre in Slovenia.

Il palmares non è male, visto che ha negli ultimi due anni ha vinto il campionato sloveno nel 2021 col Mura e quello bulgaro a maggio con il Ludo.

Come gioca

una formazione tipo del Ludogorets

La squadra si schiera abitualmente con un 4-2-3-1, con in porta Sluga e Padt che dovrebbero alternarsi tra i pali ma con il primo favorito. Detto dei due esterni, peraltro Nedyalkov è il capitano, l’uomo più pericoloso d’avanti è la punta Igor Thiago, il quale giostra a tre con Rick a destra e Tekpetey a sinistra. Occhio al trequartista Tissera.

Ludogorets 4-2-3-1: Sluga; Gropper, Nedyalkov, Verdon, Cicinho; Potrowski, Yordanov; Tekpetey, Tissera, Rick; Igor Thiago

Betis

Delle tre antagoniste dei giallorossi, il Betis di Siviglia è decisamente quella più ostica. Dopo una stagione in cui ha flirtato a più riprese con il quarto posto che sarebbe significato Champions League, gli spagnoli hanno chiuso al quinto posto della Liga, che ha assicurato il lasciapassare all’Europa League.

Al contrario del Ludogorets, l’estrazione del Betis non è stata molto favorevole ai giallorossi, visto che tra le altre sarebbe potuto arrivare lo Sheriff o il Ferencvaros, anche se a detta di tutti i pericoli arrivavano da questa fascia più che dalla seconda.

La rosa

Per provare a offrire un parametro rispetto a quanto detto nel precedente paragrafo, basti pensare che il valore complessivo della rosa del Betis, è pari a 250 milioni di Euro.

Va da sé che il pezzo forte dei “Béticos“, è il trequartista Nabil Fekir. Il 29enne dal doppio passaporto franco-algerino, ha un valore di mercato che supera i 40 milioni di Euro. L’ossature della squadra è completata da gente del calibro di Guido Rodriguez, mediano e dal terzino Alex Moreno. Al centro della difesa due giocatori che abbiamo visto anche in Italia, Luiz Felipe e German Pezzella.

L’allenatore

In panchina un vecchio santone del calcio internazionale, quel Manuel Pellegrini che guida i biancoverdi dal 2020 coi quali ha vinto una Coppa di Spagna nel 2022.

Tra le tappe più nobili della carriera dell’allenatore cileno che il 16 settembre compirà la bellezza di 69 anni, vanno ricordate quelle storiche di San Lorenzo e River Plate all’inizio del nuovo millennio. In Europa ha allenato, tra le altre Real Madrid, Manchester City, Malaga e West Ham.

Come gioca

una formazione tipo del Betis Siviglia

Anche la squadra spagnola si schiera con lo stesso modulo del Ludogorets, con i due centrali citati in precedenza, che si alternano con Gonzalez e Victor Ruiz. I due mediani titolari dovrebbero essere Rodriguez e Carvalho, mentre Fekir gioca dietro la punta Iglesias.

Betis 4-2-3-1: Silva; Moreno, Pezzella, Gonzalez, Ruibal; Rodriguez, Carvalho, Juanmi, Fekir, Sanchez; Iglesias

HJK Helsinki

Seppur non ai vertici del calcio europeo, il HJK Helsinki è la squadra più titolata della Finlandia, con i suoi 31 campionati in patria, 14 Suomen Cup e 5 LigaCup.

I “Klubi“, così viene simpaticamente chiamata la squadra dei propri tifosi, si sono qualificati alla fase finale dell’Europa League, grazie all’eliminazione del Silkeborg nell’ultima partita delle qualificazioni.

Dopo l’uno a zero dell’andata, infatti, i finlandesi hanno avuto la meglio sui cugini danesi lo scorso 25 agosto, quando sono andati a cogliere un pareggio per 1-1 nel match di ritorno.

La rosa

Una buona estrazione, quella per i giallorossi per quanto riguarda la squadra venuta fuori dalla fascia numero 4. La rosa fatica ad arrivare ad un valore complessivo di 10 milioni di Euro e buona parte dei giocatori sono dei semi professionisti.

Tra i più conosciuti, almeno per quanto riguarda il nostro paese, citiamo Hatemaj, visto in Italia, tra le altre squadre con il Chievo, la punta centrale Malik Abubakari e il portiere Conor Hazard.

L’allenatore

L’allenatore del HJK è il giovane Toni Koskela, classe 1983, che siede sulla panchina della squadra finlandese dal 2019. Da calciatore ha giocato in squadre come Cardiff City, Molde e JJK. Con la squadra di Helsinki occupato la panchina dell’Under 19 dal 2015 al 2017. Ha guidato la sua attuale squadra alla vittoria del campionato finlandese nel 2020 e nel 2021.

Come gioca

Una formazione tipo dell’Hjk Helsinki

Il modulo dell’allenatore finlandese prevede un mediano davanti alla difesa a 3m che spesso è il numero 21, Santeri Vaananen, con una linea a 4 di centrocampisti e due attaccanti.

HJK Helsinki 3-1-4-2: Hazard; Tenho, Peltola, Raitala; Vaananen; Sejri, Hetemaj, Boujellab, Terho; Abubakari, Olusanya