La Fiorentina, nonostante un inizio di campionato totalmente da rivedere, si prepara a vivere la sua quarta avventura consecutiva nella UEFA Conference League, competizione che negli ultimi anni è diventata ormai una seconda casa per i viola. Dopo due finali perse, contro West Ham nel 2023 e Olympiacos nel 2024, e la semifinale dell’anno scorso, la squadra di Stefano Pioli vuole finalmente salire sul gradino più alto del podio e conquistare quel trofeo che sfugge da troppo tempo. Il cammino verso la finale di Lipsia, in programma mercoledì 27 maggio 2026, sarà lungo e insidioso. Ma chi sono le avversarie che la Fiorentina dovrà affrontare nella prima fase, quella che ha sostituito i classici gironi e che prevede una classifica unica con sei partite contro sei squadre diverse? Andiamo a scoprire nel dettaglio le caratteristiche di ciascuna formazione, tra vecchie conoscenze, campi caldissimi e curiosità storiche.
I “nemici” sul campo
Grazie al ranking UEFA, la Fiorentina partiva dalla prima fascia e ha pescato squadre di livello via via più basso, almeno sulla carta. Ma come sempre, la Conference League nasconde insidie ovunque.
Sigma Olomouc – La sorpresa ceca
La Viola esordirà in casa il 2 ottobre alle ore 21 contro il Sigma Olomouc, che è forse il nome meno noto, ma non per questo va sottovalutato. Negli anni ’90 il club ceco ha vissuto stagioni europee indimenticabili, fermandosi ai quarti di finale di Coppa UEFA contro il Real Madrid nel 1992 e agli ottavi contro la Juventus l’anno successivo. Quest’anno, dopo l’eliminazione in Europa League per mano del Malmo, si è ritrovato in Conference League, dove proverà a farsi valere grazie a un gioco offensivo e rapido.
Il centravanti Vasulin, arrivato dal Plzen, ha già segnato due volte in questo inizio di stagione, mentre sulla fascia sinistra brilla il giovane Tkac, classe 2002, autore di nove gol lo scorso anno.
Rapid Vienna – Il primo vero ostacolo è in trasferta
La prima trasferta sarà il 23 ottobre ore 18.45 contro il Rapid Vienna, da giocare in Austria. Un avversario che la Fiorentina conosce bene: due anni fa, nei preliminari della stessa competizione, i viola riuscirono a ribaltare l’1 a 0 subito all’andata con un sudato 2 a 0 firmato Nico Gonzalez al ritorno. Il Rapid si presenta come una squadra combattiva, capace di non arrendersi mai. Nei preliminari di quest’anno, ha rischiato l’eliminazione due volte: contro il Dundee, rimontando uno 0-2 all’intervallo per poi vincere ai rigori e contro il Gyor, ribaltando la sconfitta dell’andata. Il reparto offensivo è la punta di diamante della squadra. Occhi puntati su Claudy M’Buyi, possente bomber francese classe ’99 che lo scorso anno ha segnato 21 reti con lo St. Pölten e che ha già trovato quattro gol nelle prime dieci partite di questa stagione.
Accanto a lui c’è Antiste, vecchia conoscenza della Serie A con la maglia del Sassuolo, mentre sugli esterni spicca il giovane norvegese Petter Dahl, classe 2003, già a quota quattro gol tra campionato ed Europa. In difesa, solidità ed esperienza con la coppia Yao-Cvetkovic. Il Rapid non sarà forse una delle favorite per la vittoria finale, ma il suo spirito battagliero lo rende un avversario da non sottovalutare, soprattutto davanti al proprio pubblico.
Mainz – Di nuovo trasferta ma in Germania
Dopo la trasferta in Austria ecco che ne arriva subito un’altra, il 6 novembre alle 18 e 45. La Fiore giocherà in casa del Mainz, che rappresenta il calcio tedesco nella lista delle avversarie. Squadra ordinata e fisica, ha conquistato la qualificazione alla Conference ribaltando nei preliminari il ko subito contro il Rosenborg. Lo scorso anno ha centrato uno storico sesto posto in Bundesliga, grazie soprattutto ai gol di Jonathan Burkardt, poi ceduto all’Eintracht Francoforte per 20 milioni.
Il suo sostituto è Benedikt Hollerbach, arrivato dall’Union Berlino, mentre sugli esterni spiccano Jae-Sung Lee a sinistra e il giovane talento Nebel a destra, già valutato oltre 20 milioni di euro. In mezzo al campo dirige le operazioni Nadiem Amiri, che ha avuto una breve esperienza al Genoa, mentre in difesa troviamo l’esperto Bell e un’altra vecchia conoscenza della Serie A, Silvan Widmer, ex Udinese. Il Mainz è un avversario che potrebbe dare filo da torcere, soprattutto per la sua intensità e la capacità di colpire in velocità.
AEK Atene – Il ritorno a Firenze dopo la finale persa
Il 27 novembre, la Fiorentina tornerà a giocare tra le mura amiche. Infatti, i viola ospiteranno l’AEK Atene e questa partita avrà una forte carica emotiva.
I viola giocheranno al Franchi, evitando così il catino bollente dello stadio greco, dove l’AEK ha costruito il proprio fortino vincendo tre preliminari su tre senza mai perdere. Un bene per la Fiorentina, anche perché in quello stesso stadio, a maggio 2024, arrivò la cocente sconfitta in finale contro l’Olympiacos. L’AEK ha una rosa con diversi volti noti al calcio italiano:
- Luka Jovic, ex viola, pronto a cercare rivincita dopo un’esperienza deludente a Firenze;
- Strakosha, ex portiere della Lazio;
- Pereyra, ex Juventus e Udinese;
- Domagoj Vida, veterano croato e leader della difesa.
Interessante anche la presenza in panchina di Alberto Brignoli come secondo portiere, famoso per il gol segnato al Milan ai tempi del Benevento. “Troppi ricordi, non ce la faccio” per dirla alla Giovanni di Aldo, Giovanni & Giacomo.
I greci arrivano dalla quarta fascia, ma la loro esperienza europea e l’entusiasmo del pubblico li rendono una mina vagante.
Dinamo Kiev – Tradizione e talento
L’11 dicembre, ancora in casa, la Fiorentina ospita la Dinamo Kiev, squadra storica del calcio europeo, che però sta vivendo una fase di transizione.
Gli ucraini hanno fallito la qualificazione sia in Champions League (eliminati a sorpresa dal Pafos) che in Europa League (sconfitti dal Maccabi Tel Aviv), ritrovandosi così in Conference League. Guidata in panchina da Oleksandr Shovskovsky, ex bandiera del club con 23 anni da giocatore tra i pali, la Dinamo punta molto sul talento locale. L’unico straniero in rosa è l’attaccante panamense Guerrero, mentre il leader indiscusso resta Andriy Yarmolenko, 36 anni ma ancora decisivo: l’anno scorso ha chiuso in doppia cifra. Da tenere d’occhio anche Vladyslav Vanat, centravanti moderno che l’estate scorsa è stato nel mirino dell’Inter come terza punta. Alla fine è rimasto a Kiev e ha risposto con 21 gol stagionali.
Losanna – Il legame con Antognoni
Chiude la lista, e il calendario (18 dicembre), il Losanna, club svizzero che evoca ricordi dolci per i tifosi viola. Qui infatti Giancarlo Antognoni, bandiera della Fiorentina e campione del mondo 1982, concluse la sua carriera da calciatore nel 1989. Sul campo, però, non c’è spazio per i sentimenti. Il Losanna si presenta come una squadra giovane e frizzante, con il 2005 Gaoussou Diakite in attacco e l’ex Udinese e Atalanta Brandon Soppy sugli esterni. In porta, una vecchia conoscenza della Serie A: Letica, ex Sampdoria e SPAL. Il punto di forza della squadra svizzera è la difesa, con la coppia Sow-Okoh, capace di resistere agli assalti del Besiktas nei playoff nonostante l’inferiorità numerica. La Fiorentina affronterà il Losanna in trasferta, in uno stadio che sarà sicuramente pieno e caloroso.
Un cammino da favorita
La Fiorentina parte tra le principali candidate alla vittoria finale insieme ad altre squadre di livello come Aston Villa, Villarreal e Lille.
Tuttavia, l’esperienza maturata nelle ultime stagioni e una rosa che unisce qualità e profondità possono fare la differenza. Le prime sei partite saranno decisive per ottenere un posto tra le prime otto e accedere direttamente agli ottavi di finale, evitando così l’insidioso playoff di febbraio.
La missione è chiara: non ripetere gli errori delle finali precedenti. La strada verso Lipsia è tracciata. Ora tocca alla Fiorentina dimostrare di essere pronta a scrivere la storia.


