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La Fiorentina è da sempre considerata una delle sette sorelle, nel campionato di Serie A.

Nonostante uno scudetto che manca da 53 anni, nonostante l’ultimo trofeo messo in bacheca nel 2001 e soprattutto, dopo un fallimento che nell’estate del 2002 ha costretto la formazione viola a ripartire dalla vecchia C2.

Tre presidenti, negli ultimi 30 anni, hanno animato la piazza fiorentina che al netto di tante delusioni non hai mai diminuito l’amore verso la squadra: da Mario e Vittorio Cecchi Gori, passando per i fratelli Diego e Andrea Della Valle, fino a raggiungere Rocco Commisso che ha preso il timone dal duo marchigiano, nell’estate del 2019.

Tanti gli acquisti di ogni singola presidenza e fra questi ci sono i top 10 giocatori più costosi nella storia del club gigliato che si avvicina al secolo di vita.

Allora vediamo chi sono i 10 cartellini più pagati a Firenze.

1 – Nicolás González

L’esterno argentino rappresenta l’acquisto più pesante in 96 anni di storia della formazione viola.

Il classe 1998 è stato fortemente voluto dallo stesso presidente Commisso che ha dato l’ok lo scorso luglio a Pradé per assicurarsi le prestazioni dell’ex Stoccarda. Ben 24.5 milioni di euro finiti nelle casse tedesche, mentre Nicolas stava vincendo la Copa America con la sua nazionale.

Dopo tre anni in terra di Germania, con 23 gol in 73 presenze (e qualche problema fisico), Gonzalez alla prima stagione in Serie A ha segnato 7 reti in 33 gare che diventano 8 in 38 match stagionali.

Qualche alto e qualche basso, con il post-Covid che ha portato via molto tempo all’argentino. Una volta recuperato però è stato decisivo per la volata verso le coppe europee.

Promosso, il pupillo di Leo Messi.

2 – Juan Cuadrado

Si torna all’estate 2013 e si tratta probabilmente dell’ultima grande campagna acquisti dell’era Della Valle.

Juan Cuadrado viene acquistato per 20 milioni di euro dall’Udinese. In realtà il colombiano ha iniziato a vestire la maglia viola già nel 2012, a seguito del prestito oneroso e 12 mesi dopo, l’esterno destro diventa a tutti gli effetti un giocatore della Fiorentina.

Resterà in riva all’Arno fino al gennaio 2015, con 26 gol in 106 presenze: uno dei migliori giocatori in quel periodo per rendimento e prestazioni. Nel primo mese del 2015, la Fiorentina cede alle lusinghe del Chelsea per 30 milioni di euro, con Salah che completa il percorso inverso.

Un grande rimpianto la partenza del colombiano tra i tifosi della Fiorentina, il cui approdo in seguito alla Juventus è stato visto come una sorta di tradimento.

3 – Sofyan Amrabat

Altro pallino del presidente Commisso.

Le prestazioni di Sofyan Amrabat con la maglia del Verona nella tribolata stagione 2019-20, attirano le attenzione del vulcanico presidente viola che mette sul piatto 19.5 milioni di euro e nell’estate del 2020 lo porta alla corte di Iachini.

In realtà dopo l’ottima annata con la maglia scaligera, il marocchino non si è più ripetuto su quei livelli. Sia per alcuni infortuni che lo hanno ostacolato nelle ultime due stagioni e sia per un problema tattico che né Iachini, né Prandelli e in qualche modo Italiano sono riusciti a risolvere.

33 presenze complessive e 0 reti nella prima annata che crollano a 20 nella stagione appena chiusa: una rete pesante all’attivo però, contro lo Spezia che in ottica qualificazione alla Conference League è diventato assai decisivo.

Resterà a Firenze? La sensazione è che davanti ad un’offerta concreta, la società possa cederlo.

4- Giovanni Simeone

Forse uno dei più grandi rimpianti della Fiorentina, almeno negli ultimi anni, soprattutto alla luce dell’ultima stagione con la maglia del Verona.

Il Cholito arriva all’ombra del Duomo nell’estate del 2017. La Fiorentina Dellavalliana versa 17 milioni al Genoa. Il figlio del noto Pablo Simeone, in maglia rossoblu è reduce da 14 reti in 37 gare.

Nella prima annata con la maglia viola, Giovanni Simeone segna 14 reti in 40 gare, mentre nella stagione seguente trova la via del gol in 8 occasioni a fronte di 40 presenze.

L’attaccante viene di fatto accantonato nell’estate del 2019, quando Commisso acquista la squadra da Della Valle e il DS Pradè lo cede al Cagliari in prestito, con obbligo di riscatto per 16 milioni.

Da quel momento, se escludiamo Dusan Vlahovic, sarà un valzer di punte in casa Fiorentina: da Pedro a Kouamé, passando per Cutrone e Kokorin, senza dimenticare i recenti acquisti Cabral e Piatek.

Nessuno di questi però, riuscirà a ripetere le cifre del “Cholito” che nel frattempo ha fatto sfracelli con la maglia del Verona.

5 – Nuno Gomes

L’ultimo grande acquisto di Vittorio Cecchi Gori, prima del fallimento.

Estate del 2000, la prima del nuovo millennio e il Portogallo è una delle nazionali protagoniste a Euro 2000, grazie anche alle reti dell’attaccante Nuno Gomes.

Il lusitano è un pallino di Cecchi Gori che vuol colmare il vuoto lasciato da Batistuta, proprio con il giocatore del Benfica. 38.5 miliardi di lire vengono sborsati dalla società toscana, vale a dire 17 milioni di euro.

Alla prima annata in maglia viola segna 13 gol in 33 presenze complessive, con vittoria della Coppa Italia, mentre nella seconda annata vive in prima persona la dismissione della squadra per sopperire ai problemi economici: 5 reti in 23 presenze in Serie A non bastano per evitare la retrocessione.

6 – Mario Gómez

La fortuna è cieca, ma la sfortuna ci vede anche troppo bene.

Lo sa bene Mario Gomez e lo sanno bene i tifosi della Fiorentina che in un caldissimo pomeriggio di luglio lo attesero in 25 mila allo stadio Franchi di Firenze, per la sua presentazione al popolo viola.

Un grande colpo quello dei Della Valle che si assicurano l’attaccante tedesco per 15.5 milioni dal Bayern Monaco (complessivamente con alcuni bonus saranno 21 milioni). Mario è stato uno dei protagonisti del triplete del Bayern nella stagione precedente e culminata con la vittoria nella finale di Champions League contro il Borussia D. di Klopp.

Gomez saluta Monaco con 113 gol in 174 gare. Con la maglia della Fiorentina inizia con una doppietta a Marassi, ma già nella seconda gara si infortuna gravemente. Torna in campo e poco dopo, ecco un secondo infortunio che complica la prima annata del tedesco: appena 15 presenze e 4 reti.

Montella e la società lo coccolano, convinti che il secondo anno sarà quello del rilancio dell’ex Bayern. E invece un’altra serie di infortuni si accanisce sull’attaccante. Nonostante le 10 reti in 32 gare giocate, nell’estate del 2015 Mario Gomez passa in prestito al Besiktas.

Un grande rimpianto in tutti i sensi.

7- Alfred Duncan

Dopo 5 anni con la maglia del Sassuolo, nel gennaio del 2020 Alfred Duncan passa in maglia viola per 15 milioni di euro. Il centrocampista però fatica ad ambientarsi e appena un anno dopo va in prestito al Cagliari.

I sei mesi in terra sarda convincono Italiano a riportarlo a casa e il ghanese, pur tra luci e ombre, sarà uno dei giocatori più utilizzati dall’ex tecnico dello Spezia.

Lo dimostrano le 37 presenze stagionali, condite da due reti: una al Milan e quella alla Juventus nell’ultima giornata che certifica la qualificazione della Fiorentina in Conference League.

8 – Jonathan Ikoné

Il primo acquisto del dopo Vlahovic, nel mercato invernale dello scorso gennaio, è stato proprio il Francese. Commisso versa 14 milioni al Lille campione in carica di Francia, per avere le prestazioni dell’esterno destro.

Un gran colpo a detta dei media, ma in campo non saranno sempre rose e fiori per Ikoné. 11 presenze e 1 rete in campionato, con 4 presenze e zero gol in Coppa Italia.

Numeri che stridono sia confrontando le statistiche con le 4 stagioni con il Lille (150 presenze e 16 gol) e sia per le tante, troppe marcature fallite sottoporta dal francese.

Sicuramente va valutato completamente dalla prossima stagione, con una prima annata che ha lasciato qualche dubbio.

9 – Alberto Gilardino

Estate del 2008: la Fiorentina ha appena soffiato il quarto ed ultimo posto valido per la qualificazione in Champions League al Milan.

Alberto Gilardino dopo tre stagioni con la maglia rossonera accetta l’offerta della società viola e così Della Valle stacca un assegno da 14 milioni al club di Silvio Berlusconi.

25 reti in 46 gare complessive, confermano la bontà del colpo viola e nella seconda annata sono 19 i gol dell’attaccante ex Parma a fronte di 48 gettoni stagionali.

Il terzo anno è quella più difficile, con 12 gol in 36 gare, mentre nel gennaio del 2012, il “Gila” saluta Firenze verso Genova, sponda rossoblù: 13 presenze e 3 reti, prima dell’addio.

In realtà sarà un arrivederci, visto che l’attaccante campione del mondo 2006, tornerà al Franchi, da gennaio a giugno 2015: 14 presenze e 4 gol.

Una storia che meritava un finale sicuramente diverso.

10 – Arthur Cabral

L’anti Vlahovic.

L’attaccante brasiliano arriva dal Basilea lo scorso gennaio: è lui, assieme a Piatek, il nome che deve cancellare il ricordo di Dusan Vlahovic appena passato alla Juventus.

Numeri pesanti in terra elvetica con 46 gol in 77 presenze. La Fiorentina fa partire un bonifico da 14 milioni, ma fino a questo momento si può parlare tranquillamente di flop.

Solo 8 presenze in Serie A con 2 reti e complessivamente i gettoni in maglia viola diventano 10, considerando anche la Coppa Italia. La seconda stagione sarà sicuramente quella della verità per l’ex Palmeiras, ma i primi mesi sono stati davvero al di sotto delle attese.