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A undici giornate dal termine, la Serie A non ha ancora un padrone e, anzi, si profila una volata a tre che di settimana in settimana cambia favorito. L’Inter non riesce più a vincere (e a segnare), il Milan inciampa in partite facile, il Napoli trova i tre punti solo all’overtime.

E intanto la Juventus si avvicina e consolida il suo quarto posto Champions, mentre alle sue spalle almeno cinque squadre possono giocarsi l’Europa League. E poi c’è la lotta salvezza, con un Cagliari ormai lanciatissimo che inguaia il Venezia e soprattutto un Genoa incapace di vincere (e di perdere). Insomma, come sempre sono tanti gli argomenti e gli spunti in gioco in questa 27ª giornata di Serie A, che andiamo a riassumere nelle nostre consuete 10 curiosità più interessanti.

1. Il Napoli torna in corsa

I partenopei tornano in vetta con una vittoria strappata solo all’ultimo secondo. Ma la rincorsa alla testa della classifica parte da lontano e non è un caso se proprio il Napoli è la squadra che ha ottenuto più punti di tutti in questo 2022 (18 in otto gare giocate).

Continuano a essere decisivi i gol da fuori area, con Fabian Ruiz che realizza il suo sesto gol su sei da fuori in stagione (un record per lui) così come Lorenzo Insigne, che porta a 23 le marcature realizzate da quella posizione di campo (ovvero il giocatore che ne ha segnati di più dal 2012 a oggi).

A segno da otto partite di fila, il Napoli ha al momento la migliore striscia aperta di tutte le squadre di Serie A, oltre a conservare il primato per la miglior difesa in assoluto (19 gol subiti). Insomma, la banda di Spalletti è in corsa come non mai per l’obiettivo finale dello scudetto.

2. Lazio, sconfitta ma presente

La squadra di Sarri non ha raccolto punti in questa giornata ed è stata scavalcata in classifica proprio dai cugini della Roma. I bianco celesti però hanno dimostrato di poter competere ad armi pari con le prime della classe, e tutto sommato la zona Europa è ancora lì a un punto di distanza.

La sconfitta contro il Napoli è la prima arrivata in casa dal 20 novembre scorso (allora fu la Juventus) ed è solo la seconda partita senza punti all’Olimpico in stagione. I grande evidenza ancora una volta è Pedro, arrivato al suo ottavo gol stagionale come non gli accadeva dal 2016/17 con il Chelsea (furono nove allora a fine stagione). Zaccagni invece, ha timbrato la sua 100° presenza in Serie A.

3. Inter a secco, di gol e di vittorie

Le statistiche certificano all’Inter il miglior attacco della stagione fin qua, con 55 reti all’attivo in 27 partite di campionato. Eppure da due partite non riesce a segnare, arrivando a qualcosa come 53 conclusioni in porta senza trovare la via del gol (il record fu nel febbraio 2019 quando arrivò a quota 54).

Certo il Genoa sembra ormai abbonato al pareggio, con Blessin capace di un cinque su cinque al suo esordio (è solo il secondo allenatore nell’era dei tre punti a partire con un simile score, al pari di Sinisa Mihailovic nel 2008), ma per l’Inter si tratta ormai della quarta partita senza vittorie, come non accadeva dal 2018 (con Spalletti in panchina arrivarono a otto di fila). Nel mentre Samir Handanovic è sceso in campo per la sua 541° partita di Serie A, agganciando Roberto Mancini all’ottavo posto della classifica all-time di presenze.

4. Arenati sul pari: il Milan perde colpi

Due pareggi nelle ultime due partite (non capitava da dicembre 2020), contro avversari non certo impossibili (Salernitana e Udinese), hanno complicato i piani di Pioli per mantenere la vetta. E buon per i rosso neri che dietro l’Inter ha fatto addirittura peggio mentre il Napoli ne ha approfittato solo a metà.

Le note liete di questo periodo arrivano quasi sempre da un Rafael Leao in crescita continua, diventato il miglior marcatore casalingo di questo 2022: 4 reti per lui a S.Siro (curiosità: è anche il secondo giocatore di sempre nella storia del Milan a segnare in tutti e sette i giorni della settimana, dopo Andriy Shevchenko).

Conferme anche per Sandro Tonali, che è il più giovane centrocampista della Serie A ad aver raggiunto il traguardo di almeno 2 gol e 2 assist in stagione (alla sua 50° presenza con la maglia del Milan).

5. Il ritorno della Signora

E mentre le tre là davanti sembrano accusare qualche frenata, alle loro spalle procede il cammino della vecchia Signora, imbattuta in campionato ormai dal novembre scorso (siamo a 13 partite senza sconfitte, l’ultima volta era accaduto nella gestione Sarri a inizio stagione con 14 di fila) e saldamente in quarta posizione a soli 7 punti dalla vetta.

Inutile sottolineare come ancora una volta sia stato il neo arrivato Dusan Vlahovic a fare la differenza, con la sua nona marcatura multipla in Serie A dalla stagione 2020/21. L’attaccante è anche diventato il secondo giocatore della storia della Serie A a trovare il gol contro l’Empoli con due maglie diverse (l’altro era stato Piatek che segnò ai toscani sia con la maglia del Genoa che con quella del Milan).

6. Aspetti la Viola, spunta il Sassuolo

Doveva essere la prova del nove per la Fiorentina per puntare alla zona Europa, e invece è la conferma di un Sassuolo sempre più in forma con la sua seconda vittoria (pesante) consecutiva. Proprio gli emiliani sono al momento la squadra che ha segnato più gol di tutti nel 2022 (15 reti realizzate), trascinata oltre che dai suoi giovani anche da Domenico Berardi, che ha partecipato a 21 dei 45 gol del Sassuolo in stagione (10 reti e 11 assist, meglio di qualunque altro giocatore).

Per i Viola c’è se non altro l’aver visto andare a segno anche il nuovo arrivato Cabral, al suo primo gol dopo solo 2 conclusioni tentate. Peccato invece per Bonaventura, che ha portato a casa la sua seconda espulsione in carriera, ironia della sorte tutte e due sul campo del Sassuolo (per altrettante sconfitte).

7. Roma, vittoria di rigore

Partendo dalla fine, si potrebbe parlare di una vittoria stentata arrivata solo con un calcio di rigore al 98′ e 3 secondi (ovvero il più tardivo mai segnato dalla Roma in Serie A). Con tanto di 12° marcatura di Tammy Abraham che diventa così il calciatore inglese più prolifico in una singola stagione dopo Gerald Hitchens nel 1962/63.

Ma guardando le statistiche possiamo vedere invece un dominio assoluto dei giallo rossi, che chiudono il match con un possesso palla del 65% e soprattutto con ben 31 conclusioni verso la porta avversaria (10 nello specchio). Qualche imprecisione ma anche tanta sfortuna, come dimostrano i 4 legni colpiti durante il match (nessuno ne ha mai colpiti tanti in un solo match), che portano a 14 il conto del totale (solo Napoli con 17 e Bologna con 15 hanno colpito più legni).

Resta il terzo clean sheet di Mourinho nelle ultime sei partite di campionato (tanti quanti nei precedenti 12 turni) e anche l’ennesimo cartellino per Gianluca Mancini, che arriva a 11 ammonizioni e 1 espulsione, peggio di tutti nei cinque maggiori campionati europei.

8. Il Cagliari risorge dalle ceneri

La prima parte della stagione dei sardi sembrava non lasciare via di uscita se non quella di un cambio radicale. Mazzarri però ha tenuto salda la sua panchina anche nei momenti più difficili, e con qualche aggiustamento sul mercato ora il Cagliari sembra letteralmente un’altra squadra. Una di quelle capaci di restare imbattuta da ormai cinque giornate, di raccogliere ben 15 punti nel solo 2022 e di valorizzare anche i suoi ragazzi come Raoul Bellanova che diventa il più giovane difensore dei sardi a segnare in Serie A (nell’era dei tre punti almeno).

Non basta al Torino il secondo gol consecutivo di Andrea Belotti (non accadeva dal febbraio 2021), con i granata in astinenza da vittorie da cinque giornate (non era mai capitato da quando c’è Juric in panchina).

9. Simeone fa volare il Verona

Doveva essere un derby veneto combattuto con i lagunari impelagati nella lotta salvezza, ma il Verona di Tudor sembra davvero troppo in forma al momento per concedersi fermate inattese. Soprattutto se si ritrova un Simeone in queste condizioni, capace di segnare una marcatura multipla sia all’andata che al ritorno contro il Venezia (è il primo nella storia dei derby veneti) e di diventare il giocatore argentino a segnare più gol nei cinque maggiori campionati europei (con 15 reti, che è anche il suo personale record in Serie A in una singola stagione).

Questa è anche la terza volta che Simeone realizza almeno tre reti in una singola partita: era già capitato contro la Lazio (4 allora) e contro il Napoli nel 2018. Bene anche Marco Faraoni, che trova il suo quinto assist in stagione. Per il Venezia invece, siamo a un solo successo nelle ultime 13 giornate, con un bilancio di ben 8 sconfitte e 4 pareggi. Allarme retrocessione acceso con il Cagliari davanti che vola.

10. Ancora un pari per la Salernitana

La rivoluzione voluta da Sabatini nel mercato di gennaio sta dando frutti purtroppo ancora acerbi. Se è vero che i campani non perdono da quattro giornate di fila, è anche vero che i quattro pareggi raccolti non bastano per coltivare il fiore della salvezza, lontana ora 10 punti. Così come non basta la la quinta gara di fila segnando almeno una rete, per la prima volta in stagione. Rimane il record personale per Nadir Zortea, capace di segnare un gol dopo appena 37 secondi dal suo ingresso in campo (seconda rete più veloce della stagione dopo quello di Dzeko contro il Sassuolo a cui bastarono 33 secondi per segnare).

Dall’altra parte, seconda partita di fila in gol per Marko Arnautovic, che diventa anche il primo giocatore austriaco ad arrivare a quota nove reti in una singola stagione di Serie A dopo Schachner nel 1987/88. Il gol dell’attaccante è anche il primo che il Bologna riesce a segnare nella sua storia sul campo della Salernitana.

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