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La Segafredo Bologna che si presenta al primo appuntamento della stagione – la Supercoppa italiana in programma a Brescia il 23/24 settembre prossimi – non sarà sicuramente la migliore della stagione. Un dato di fatto che possiamo desumere semplicemente stando a quanto accaduto: l’esonero di coach Sergio Scariolo a meno di due settimane dalla prima palla a due. Un evento che ha lasciato tutti senza parole, inatteso ma fino a un certo punto: vero infatti che l’ultima conferenza stampa di Scariolo prima delle vacanze estive (che per lui hanno voluto dire preparare e vivere il Mondiale con la nazionale spagnola) aveva già lasciato intendere qualche dissapore con la dirigenza.

Si è poi rivelata una bomba pronta a esplodere, cosa accaduta dopo un’altra conferenza stampa, questa volta l’ultima della carriera di Scariolo alla Virtus: qui il coach bresciano ha sottolineato come il mercato bianconero fosse stato interamente gestito dalla proprietà, lasciando intendere che lui avrebbe fatto altre scelte. Da lì l’immediato esonero e l’annuncio, poche ore dopo, di Luca Banchi come nuovo allenatore.

Eletto recentemente miglior tecnico della rassegna mondiale dopo il bel cammino compiuto con la Lettonia, il 58enne di Grosseto risulta la miglior soluzione possibile al momento, ma è evidente che essendo nuovo non possa incidere sulla squadra in così poco tempo, a meno di un effetto sorpresa non totalmente da escludere. Certo è che il roster a disposizione – molto competitivo per il campionato italiano -, chiama la Virtus a essere nuovamente la prima contender scudetto dell’Olimpia Milano, con l’obiettivo di fare meglio dell’anno scorso in campo europeo.

Le novità arrivate dal mercato: Dobric, Smith, Dunston e Polonara

Passando al mercato, la Virtus ha visto diverse nuove entrate, che si aggiungono a un roster che ha mantenuto il suo zoccolo duro di giocatori esperti.

Ognjen Dobric è un tiratore scelto, ala croata che dopo anni passati alla Stella Rossa – disputando tante stagioni di Eurolega – ha deciso per la prima volta in carriera di lasciare il suo paese. Molto starà alla capacità di ambientarsi, a Bologna e al campionato, ma sembra poter essere un punto di riferimento per l’attacco.

Jaleen Smith è una guardia che sa battere l’uomo, perfetto per risolvere la situazione nei giochi rotti. Americano di passaporto croato, nelle ultime due stagioni ha giocato l’Eurolega nelle fila dell’Alba Berlino, con cui ha vinto un campionato e una coppa di Germania viaggiando a più di 10 punti di media.

Bryant Dunston ha bisogno di poche presentazioni: centrone già visto in Italia con la maglia di Varese, ha passato le ultime otto stagioni all’Efes, dove ha vinto due volte l’Eurolega, oltre a tre scudetti, due coppe di Turchia e quattro coppe del Presidente. Giocatore totale, ormai non più giovanissimo (37 anni) ma dalla comprovata esperienza e capacità di giocare le partite importanti.

Infine, tra i colpi più interessanti c’è ovviamente Achille Polonara, che torna in Italia dopo quattro stagioni all’estero passate tra Baskonia, Fenerbahce, Efes e Zalgiris dove ha collezionato un campionato spagnolo, uno turco, uno lituano e due coppe nazionali. Con un bottino pieno, torna alla Virtus per essere quell’ala dinamica che può agire sul perimetro e andare in contropiede, dando una valida alternativa nel ruolo a coach Banchi.

A loro si aggiungono Bruno Mascolo, arrivato dopo le belle esperienze a Tortona e Brindisi e pronto al grande salto e Devonta Cacok, centro alla prima esperienza europea e possibile sorpresa.

Le conferme

La base, come detto, è rimasta solida. Marco Belinelli, Jordan Mickey e Toko Shengelia costituiscono lo zoccolo duro da cui riparte la squadra bianconera, con gli ultimi due chiamati a una stagione da protagonisti soprattutto in campo europeo.

Non vanno dimenticati Alessandro Paiola e Daniel Hackett, che oltre ad essere due italiani tra i migliori nel ruolo per il nostro campionato, sono entrambi elementi dalla comprovata esperienza internazionale. Hackett, per inciso, l’Eurolega l’ha vinta con il CSKA nella stagione 2018-19.

Il quintetto ideale

I primi cinque di Luca Banchi sono difficili da prevedere oggi, ma dalle indicazioni che manda il roster, le scelte potrebbero essere le seguenti: Hackett, Smith, Shengelia, Mickey, Dunston.

Alle lo spalle un buon supporting cast, con Lundberg pronto a ritrovare quel posto da protagonista che Scariolo gli aveva negato, Paiola, Dobric, Belinelli, Polonara, Mascolo, Abass e Cordinier, per un roster che ha sicuramente perso qualcosa con l’addio di Teodosic, ma potrebbe aver puntellato e allungato al meglio la panchina.

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