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Il basket italiano rischia di perdere pezzi: ben 4 squadre sulle 17 attuali della Lega A rischiano di non presentarsi alla starting list della prossima stagione

Pesaro, Roma, Cremona e Pistoia: quattro società che rischiano di non potersi iscrivere alla prossima stagione di Serie A di basket. E’ questo l’allarme che il mondo della palla a spicchi lancia a tutti, dalla stanza dei bottoni dello sport fino agli sponsor che, giocoforza, durante il periodo della pandemia stanno rivedendo i propri conti per capire se e quanto investire nelle prossime stagioni in uno sport che, a meno di cambi di rotta, sarà a porte chiuse anche all’inizio dell’anno prossimo.

La decisione della FIP è stata chiara, di comune accordo con la Lega: il campionato si è chiuso anzitempo senza verdetti né l’assegnazione di scudetto, nonostante la Virtus Bologna era diretta verso la prima posizione in vista dei playoff. La Lega, poi, ha chiarito come le società possano decidere se partecipare alla prossima stagione presentando documentazioni varie entro il 15 giugno, giorno chiave per capire il futuro del basket italiano: al momento, 4 squadre su 17 rischiano di non farcela. La situazione più problematica sembra essere quella di Cremona (sesta in classifica prima dello stop) con il patron Vanoli che cerca sostegno di sponsor territoriali o meno: nel caso in cui le risposte fossero ancora negative, non è da escludere che il basket professionistico sparisca a Cremona, con la sola attività di base che andrebbe avanti. Situazione diversa per Roma con il presidente Claudio Toti che, da mesi, ha lanciato grida d’aiuto salvo però non trovare grande sostegno. A Roma, il basket andrà avanti ma resta da capire in quale serie.

Altre due realtà che rischiano di non farcela sono Pistoia e Pesaro: entrambe sono cogestite da dei consorzi che, alla luce della pandemia, hanno subito un calo drastico nella voce entrate, dovendo così rivedere il margine possibile da investire. Come sottolinea La Gazzetta dello Sport, il presidente di Pistoia Capecchi ha annunciato di lottare fino all’ultimo e nella prossima settimana tratterà con Conad e OriOra, i due principali sponsor e lo stesso vale per Pesaro, con la Fratelli Beretta e la Carpegna Prosciutti che discuteranno con il presidente Ario Costa. C’è volontà di proseguire in Serie A ma l’assenza o presenza di pubblico inciderà non poco sulle scelte. La Serie A di basket lancia un grido al mondo intero, ma per ora non c’è alcun segnale di supporto.

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