Vai al contenuto

Dopo aver eliminato gli Orlando Magic del duo Wagner-Banchero, Jayson Tatum e compagni si trovano opposti ai New York Knicks e al giocatore più clutch dell’anno, ovvero Jalen Brunson, pronti per una serie che si preannuncia intensa e con possibili colpi di scena. New York ha le carte in regola per impensierire una Boston comunque favorita, ma tutto dipenderà dalla tenuta fisica dei ragazzi di coach Thibodeau. Il primo atto della serie si giocherà nella notte tra lunedì 5 e martedì 6 maggio sul parquet del TD Garden di Boston (ore 1.00 italiana).

Boston Celtics

I Celtics hanno perso una sola partita al primo turno contro i Magic, ma hanno dovuto sudare per portarsi a casa il passaggio del turno. Il perché è presto spiegato: Orlando ha giocato in maniera fisica per tutta la serie e, in alcuni casi, i giocatori di Boston sono usciti con le “ossa rotte” dal campo, come successo a Jayson Tatum (infortunio al polso su fallo di Caldwell-Pope in gara 1), a Porzingis (taglio in fronte subìto da Bitadze in gara 2) e a Jaylen Brown (dito slogato da un duro fallo di Anthony in gara 3). Nonostante ciò, i Celtics hanno dimostrato di essere più forti di tutto e, dopo aver vinto le prime due partite al TD Garden e perso il terzo atto ad Orlando, hanno sbancato il Kia Center in gara 4, chiudendo poi i conti nuovamente in Massachussets. Questa mentalità da combattenti è voluta fortemente da coach Joe Mazzulla, il quale, nel momento in cui JT è caduto a terra tenendosi il polso, ha invitato il suo giocatore a rialzarsi senza l’aiuto di nessuno.

Il numero 0 dei Celtics ha spiegato di apprezzare il modo di allenare di Mazzulla e le sue prestazioni riflettono in campo tale fiducia del proprio coach: Tatum è stato il leader indiscusso di Boston (esclusa gara 2, fermo ai box) e ha messo in ghiaccio la serie con due prestazioni di assoluto livello: 37 in gara 4 e 35 in gara 5. Addirittura, nel quinto atto della serie ha sfiorato la tripla-doppia (35, 8 rimbalzi e 10 assist) e ha attivato la modalità playoff (tanto da dichiarare che, nella post-season, non ha amici). La squadra di coach Mazzulla ha rispettato il pronostico, ricacciando indietro i tentativi di Wagner e Banchero, protagonisti a propria volta con la maglia dei Magic.

New York Knicks

Se parliamo di New York non possiamo non iniziare tessendo le lodi di Jalen Brunson. Il giocatore più clutch dell’intera lega è stato, come sempre, il faro dei Knicks, i quali si sono sbarazzati a fatica dei Detroit Pistons per 4-2 nella serie.

Nonostante la difesa a tratti perfetta di Ausar Thompson, Brunson è riuscito a mettere a referto 31.5 punti di media, realizzando per ben cinque volte (su sei) 30+ punti e chiudendo la serie con i 40 punti segnati sul campo dei Pistons. Tutti avranno bene in mente il crossover con cui si è liberato dello stesso Thompson in gara 6, prima di sparare la tripla della vittoria (116-113): tutti, compresi i suoi compagni, sapevano che quel pallone si sarebbe insaccato nella retina. La stessa combo-guard dei Knicks ha comunque apprezzato il lavoro difensivo del suo diretto avversario, tanto da dichiarare in conferenza stampa: “È stato difficile giocare contro Ausar. Al termine della partita gli ho detto che mi ha fatto faticare”. Una sorta di prima consacrazione per la giovane ala di una Detroit che non ha mai mollato e che merita tanti complimenti per l’annata disputata.

Sponda Knicks, è stato essenziale il contributo nel secondo atto della serie da parte di Karl Anthony-Towns, autore di due canestri da fantascienza e di 31 punti finali in quella sfida, così come fondamentale è stato il break i 21-0 (e i 14 punti di Payne) con cui New York è sopravvissuta in gara 1 dopo una sofferenza durata sostanzialmente tre periodi.

Il pronostico

I Celtics non possono che essere i favoriti di una serie che comunque promette scintille (in RS il confronto dice 4-0 in favore della squadra di coach Mazzulla). Boston ha una squadra profonda in tutti i ruoli (lo stesso Pritchard, tanto per citarne uno, è stato premiato come sesto uomo dell’anno) e ha già affrontato un primo turno fisico e senza esclusione di colpi, per cui non avrà problemi a rimanere concentrata fin dai primi possessi di gara 1 contro i Knicks.

Questi ultimi, d’altro canto, hanno speso tante energie per mandare al tappeto i Pistons e soprattutto hanno una rotazione, per volere di coach Thib, molto limitata, che si basa soprattutto sul talento e sulle giocate del quintetto titolare. Rimane comunque il fatto che New York può affidarsi alle invenzioni di Jalen Brunson e KAT, oltre che sul lavoro a tratti oscuro di Bridges e Hart, ma questo basterà? Al parquet l’ardua sentenza.