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L’Olimpia Milano continua a costruire il proprio roster guardando con ottimismo alla stagione 2025-26, che dovrà essere quella del riscatto biancorosso, dopo il fallimento della campagna europea della passata stagione e, ancor più grave, di quella italiana, dove la squadra biancorossa non ha raggiunto nemmeno la finale del campionato italiano: eliminata dalla Virtus Bologna – poi campione – in semifinale.

L’annuncio arrivato il 15 luglio di Devin Booker è il quinto di questa off-season dopo quelli di Ellis, Brown e Guduric, oltre al rinnovo di Ricci. Ora si attende per gli ultimi due colpi: Leonardo Totè, che di fatto prenderà il posto di Guglielmo Caruso, passato a Napoli, e tra gli stranieri Vlatko Cancar, di ritorno dalla NBA e scelto come ala grande di backup a Zach LeDay. Attesa infine per l’annuncio del rinnovo di Diego Flaccadori, che vivrà almeno un’altra stagione in maglia Olimpia. A meno di grandi scossoni, il gruppo dei giocatori sarà di 16 componenti di cui 9 stranieri (Bolmaro, Booker, Brooks, Lorenzo Brown, Cancar, Guduric, LeDay, Nebo e Shields), e 7 italiani (Diop, Ellis, Flaccadori, Mannion, Ricci, Tonut e Totè). Sulla carta una squadra ben assemblata che, rispetto all’anno precedente, dovrebbe guadagnare qualcosa in termini di playmaking, con Brown chiamato proprio a dirigere la compagnia.

Brown sarà il leader in regia

Prossimo a compiere 35 anni, reduce da un’annata con il Panathinaikos, è il giocatore di esperienza, intelligenza e talento che può far compiere l’atteso salto di qualità (e il raggiungimento dei risultati sperati) all’EA7. Ha vinto l’anello oltreoceano con i Raptors nel 2019 e porta con sé anni di esperienza in Eurolega. Dal 2022 al 2024 è stato protagonista con la maglia del Maccabi insieme a Josh Nebo, oggi centro biancorosso e di fatto nuovo acquisto dopo una stagione da dimenticare causa infortuni. Brown arriva probabilmente dalla sua peggiore annata in Europa, avendo trovato poco spazio nelle file della squadra di coach Ergin Ataman. Avrà pertanto la possibilità (e sicuramente la voglia) di riscattarsi. A Milano sarà il leader designato della squadra di Messina, con la speranza di società e tifosi che possa ricalcare il percorso svolto dal Chacho Rodriguez, la cui dipartita nel 2022 ha lasciato un vuoto fin qui mai colmato nella regia della formazione meneghina.

Un rinnovamento profondo, anche nello staff

Consapevole della necessità di compiere un salto di qualità in Europa – dopo anni di grandi difficoltà nonostante ingenti spese sostenute -, il club ha intrapreso un profondo rinnovamento. Il cambiamento più significativo è avvenuto nell’ufficio del direttore sportivo, dove Daniele Baiesi è stato nominato nuovo direttore sportivo dopo la partenza di Gianmaria Vacirca, che ha ricoperto l’incarico per due anni. Baiesi avrà il compito di consolidare una squadra competitiva a livello internazionale. 

Sempre rispetto allo staff, è rientrato dopo lo splendido anno a Brescia Peppe Poeta, che prenderà il posto del partente Mario Fioretti (ora capo allenatore a Tortona) come primo assistente, con promessa di panchina da capo dalla prossima stagione. Non ci sarà più neanche lo storico preparatore fisico, Giustino Danesi, che dopo 12 anni ha salutato la compagnia per fare spazio a Kostas Chatzichristos, nuovo responsabile del Performance Team dopo diverse esperienza in squadre europee e con la Nazionale greca.

Il progetto per la stagione 2025-2026 offre all’EA7 Emporio Armani Milano una nuova opportunità per affermarsi tra le grandi del continente, oltre che tornare a essere leader tra i confini nazionali. Ma, come sempre, la pressione e le aspettative saranno altissime. Messina, ora supportato da una rosa più ricca e da una nuova direzione sportiva, avrà il compito – e diciamo pure il dovere – di primeggiare in Italia e in Europa, dove l’obiettivo sarà almeno quello di raggiungere i playoff.