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I Los Angeles Lakers sono campioni NBA. LeBron James e compagni mettono il sigillo sul titolo al termine di una gara-6 praticamente perfetta: Miami si arrende 4-2 al termine di una serie stoica. LBJ MVP delle Finals.

Con il punteggio di 106-93, i Los Angeles Lakers battono gli Heat e si aggiudicano gara-6 delle Finals di Orlando, liquidando 4-2 Miami che, partita da sfavorita, ha comunque messo in difficoltà i gialloviola, capaci di reagire anche nei momenti di ‘down’ e di festeggiare il titolo. Protagonista assoluto della partita e della serie è stato LeBron James, capace di ergersi a leader e trascinatore dei Lakers sin dalla palla a due, con un totale di 28 punti (13/20 dal campo), 14 rimbalzi e 10 assist ma è stato decisivo anche l’apporto di Rajon Rondo, con 19 punti e con un ottimo 8/11 totale. Anthony Davis, non al meglio per via di un infortunio patito in gara-5, chiude comunque a quota 19 e hanno dato il proprio contributo alla causa anche Caldwell-Pope (17) e soprattutto Green, che ha messo in cascina 11 punti, cancellando l’errore nel finale di gara-5 che avrebbe potuto portare al successo anticipato i gialloviola..

A Miami non è bastato un grande Adebayo da 25 punti e 10 rimbalzi anche perché Butler, protagonista indiscusso di gara-5 con 35 punti in 47′ di partita, si ferma a 12 punti con 5 tiri segnati su appena 10 tentativi dal campo. Il rientro in campo di Dragic – 5 punti, 5 rimbalzi e 2 assist – non è stato sufficiente a prolungare il match a gara-7 perché i Lakers sono partiti forte e hanno dato l’accelerata vincente nel secondo quarto, andando negli spogliatoi con 28 punti di margine. Nel quarto quarto, complice un ampio vantaggio e una rilassatezza forse eccessiva, Miami arriva fino al -13 ma è troppo tardi: i Lakers vincono il 17° anello della storia eguagliando Boston e James, MVP delle Finals, riporta il titolo a Los Angeles a dieci anni dall’ultimo successo targato Kobe Bryant, scomparso tragicamente ad inizio anno. Un cerchio che si chiude, con la vittoria dei favoriti ma va dato atto a Miami che, eccetto gara-6, ha recitato in maniera più che dignitosa il ruolo di contender.

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