Passano le settimane e il Joker rimane in testa nella corsa al premio individuale più ambito dell’Nba, anche se Antetokounmpo fa sul serio e non ha intenzione di farsi scappare l’occasione di vincere questo riconoscimento per la terza volta in carriera. Shai e Tatum rimangono in agguato, mentre esce dalla top 5 Anthony Davis, complici anche le pessime prestazioni dei suoi Lakers (7 sconfitte nelle ultime 10). Infine, menzione d’onore per Franz Wagner, che starà fuori per quattro settimane e che però, fin qui, è risultato il trascinatore dei suoi splendidi Magic.
Nikola Jokić
Letteralmente incontenibile. In circa 24 ore, il Joker ha messo a referto un totale di 104 punti, 30 rimbalzi e 16 assist: i primi 56 punti li ha realizzati nella sfida persa contro Washington, mentre i successivi 48 nel match dominato in quel di Atlanta. In settimana è diventato anche il terzo della storia per triple doppie realizzate e, fin qui, sta mantenendo delle medie da vero Mvp (31.4 punti, 13.6 rimbalzi e 10.3 assist ad allacciata di scarpa). Come già detto in precedenza, Denver senza il serbo è una squadra decisamente battibile, ma con lui in campo si trasforma e infatti il record, da quando Jokić è rientrato, è nuovamente in positivo (12-10), pur con qualche difficoltà. E vincere, in fin dei conti, gli sta a cuore, basti pensare alle sue parole dopo la sconfitta contro i Wizards: “Dopo una prestazione del genere, nel mio paese verresti pagato un po’ di meno rispetto a quanto vali. Forse dovremmo fare così anche qui, forse sarebbe una piccola motivazione”.
Giannis Antetokounmpo
Come per Jokić, anche per Giannis ci sono poche parole per descrivere questo suo clamoroso inizio di stagione. I Bucks sembrano aver ritrovato il bandolo della matassa e viaggiano ora con un record positivo, ovvero 11 vittorie e 10 sconfitte. La vittoria sui Nets di questa notte ha chiuso una striscia di due sconfitte consecutive e, per la quattordicesima volta nelle prime ventuno partite disputate, Giannis è risultato il miglior realizzatore della squadra di coach Doc Rivers (34 punti). Ad ora il greco pare essere l’alternativa più credibile a Jokić, anche perché le sue cifre continuano a risultare di grande spessore: 32.5 punti, 11.6 rimbalzi e 6.4 assist. A differenza del Joker però, Antetokounmpo è focalizzato, oltre che sul titolo, anche sul premio di Mvp, tanto che, in una recente intervista a Yahoo, ha dichiarato di voler vincere tale riconoscimento per la terza volta nella sua carriera (“Riuscirci mi farebbe commuovere”). E allora, la sfida è lanciata e le possibilità di Giannis sono estremamente alte, sempre dando uno sguardo alla stagione che disputeranno da qui alla fine i suoi Bucks, che, nel frattempo, hanno riabbracciato Middleton.
Shai Gilgeous-Alexander
Tornato Hartenstein, i Thunder, primi a Ovest (18-5 il record, vinte sette delle ultime otto gare) hanno recuperato una pedina essenziale nel proprio scacchiere e stanno cavalcando, come del resto da inizio stagione, Shai Gilgeous-Alexander, il quale sta ripagando con prestazioni più che ottime. Le sue medie dicono 29.8 punti, 5.3 rimbalzi e 6.3 assist, con il canadese che è risultato decisivo con due triple nel finale a Golden State (vittoria 105-101 del 28 novembre) e anche contro i Lakers, estromessi dalla Nba Cup (101-93 del 30 novembre). Più in generale, Shai sta giocando con una sicurezza in campo disumana, evidenziata ancor di più dal fatto che ha raggiunto per sei volte nelle ultime sette partite 30 o più punti. E a proposito della coppa: il primo obiettivo di OKC è provare a vincere la seconda edizione e l’avversario ai quarti di finale è dei più tosti, ovvero Dallas, che ha giustiziato i Thunder negli scorsi playoff. Quale modo migliore di dimostrare il proprio talento da Mvp se non superando i Mavs di Dončić?
Jayson Tatum
Senza Jaylen Brown e Derrick White, Tatum (33 punti, 8 rimbalzi, 4 assist e 4/9 da tre) ha guidato i suoi Celtics ad un successo solo sfiorato contro i Cleveland Cavaliers, usciti vincitori dopo una vera battaglia (115-111). Boston si è comunque rifatta con gli interessi cinque giorni dopo, superando i Bucks di Antetokounmpo in una sfida tra possibili Mvp. Giannis ha chiuso con una tripla doppia, ma con un plus minus negativo, mentre Tatum ha dominato, concludendo la gara con una doppia doppia da 34 punti e 10 rimbalzi e con un plus minus decisamente positivo (+14). Le statistiche non sono tutto, ma spesso non mentono: Jayson guida la sua squadra sostanzialmente in ogni dato, a partire dai punti (28.2 di media), passando per rimbalzi e assist (8.9 e 5.2) fino ad arrivare alle rubate (1.2). Un tale avvio di stagione individuale ha permesso ai suoi Celtics di rimanere stabilmente al secondo posto ad Est (19-5), dietro solo ai sorprendenti Cavs (21-4).
Menzione d’onore: Franz Wagner
Nonostante l’infortunio che lo terrà fuori probabilmente per quattro settimane, non si possono non spendere due parole per ciò che ha fatto fin qui Franz Wagner. Pur senza l’aiuto di Banchero (fuori anche lui per infortunio), il tedesco ha letteralmente trascinato i suoi Magic ad una prima parte di annata più che interessante (17 vittorie e 9 sconfitte), compresa una striscia di sette successi in fila dal 22 novembre al 1 dicembre. E Orlando ha vinto anche la prima senza le sue due stelle, battendo i Suns per 115-110 grazie ad un Suggs in grande spolvero: i Magic stanno trovando sempre più risorse e, ai playoff (salvo disgrazie), potrebbero dare del filo da torcere a chiunque, anche se l’assenza di Wagner (24.4 punti, 5.6 rimbalzi e 5.7 assist di media) si farà sentire a lungo andare.