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Compie oggi trentatre anni il play maker serbo che ha illuminato i campi da basket di tutto il mondo con le sue geniali invenzioni

Genio, fantasia, intelligenza, talento… Mette pure, uno dietro l’altro, tutti gli aggettivi che possono ricondurre ad un atleta che ha pochi pari, purché alla fine compaiano il nome e il cognome più opportuni: Miloš Teodosić. Oggi il play maker serbo in forza alla Virtus Bologna compie 33 anni, ma quando entra in campo la carta d’identità non conta. Basta che lui posi le mani sulla palla a spicchi per accorgersi che da lì a poco qualcosa di straordinario succederà. Un giorno di lui venne scritto che “vede le autostrade dove gli altri vedono spazi chiusi”, chiaro riferimento a quegli assist impossibili, ma sempre precisi ed efficaci, che sono pian piano diventati il suo “marchio di fabbrica”. Miloš Teodosić è il direttore d’orchestra che salito sul podio alza la bacchetta è, miracolosamente, i maestri intonano la sinfonia che, allo stesso tempo, sa essere dolce e travolgente. Teodosić nasce a Valjevo, città di 60.000 abitanti circa posta a 90 chilometri dalla capitale Belgrado. Due luoghi che sono cari a Miloš che inizia a giocare a basket nelle giovanili del Metalac Valjevo, s’impone subito per talento e doti tecniche al punto che viene chiamato dallo Zeleznik Belgrado che, quando Teodosić ha diciassette anni, lo fa esordire in prima squadra nel campionato serbo-montenegrino. Il palmarés del giovane play comincia subito a riempirsi, perché alla fine di quella stagione, lo Zeleznik vince la Coppa di Serbia, traguardo che raggiunse anche nel 2007, poche settimane prima che maturasse il suo passaggio all’Olympiacos Pireo. Il prescelto si dimostra subito all’altezza della situazione ma non quanto basta per superare i rivali di sempre del Panathinaikos ai quali lasciano prima la finale di campionato e poi quella della coppa. Miloš Teodosić fa sempre il suo in ogni occasione, illuminando il gioco di una squadra che arriva sempre ad un passo dai grandi trionfi senza però arrivarci, ad eccezione della Coppa di Grecia che il play serbo alza al cielo nel 2010 e nel 2011, anno in cui la FIBA lo proclama miglior giocatore europeo davanti agli “americani” Pau Gasol e Dirk Nowitzki. . La crisi economica del club del Pireo è però evidente e la parentesi greca si chiude.  Nell’estate del 2011, così, Miloš Teodosić passa al CSKA Mosca dove avviene la sua definitiva consacrazione. Per due anni consecutivi, 2012 e 2013, la squadra vince il titolo grazie anche alla sua illuminata regia. Nel 2016 al termine di una emozionante finale con il Fenerbahçe conclusa dopo un supplementare, Miloš Teodosić conquista la sua prima Eurolega. E’ un periodo proficuo per il serbo che conquista anche importanti riconoscimenti a livello individuale ed è inserito costantemente nel First Team della massima competizione europea. Il suo talento si esprime ai massimi livelli al punto che il 6 luglio del 2017, Miloš Teodosić firma un contratto con i Los Angeles Clippers e sbarca in NBA. Al suo arrivo negli States, ebbe a dichiarare: «Questo è il miglior campionato del mondo, con i migliori giocatori. Sono davvero felice di essere qui a giocare con loro. Penso però di essere arrivato un pò in ritardo. Ho quasi 31 anni, mi sarebbe piaciuto venire a 25 o 26 anni per essere in grado di lavorare il mio corpo e il mio gioco. Ma almeno sono arrivato. Se non l’avessi fatto, me ne sarei pentito». Il suo ambientamento in America risulta però più complesso del previsto, anche perché alcuni leggeri ma fastidiosi infortuni non gli consentono di giocare con quella continuità che gli ha permesso di diventare uno dei giocatori serbi più forti di sempre. La sua avventura nella NBA si chiude presto, nel febbraio del 2019 quando decide di risolvere il contratto che lo lega alla franchigia di Los Angeles. La pallacanestro continua però a scorrere nelle sue vene: a luglio del 2019, Miloš Teodosić passa alla Virtus Bologna e scatena l’entusiasmo di un’intera città. Ed è grazie al serbo che il club felsineo torna in vetta al massimo campionato italiano dopo un lunghissimo periodo proponendosi come una delle più serie candidate alla conquista del titolo. Sulla scelta italiana di Miloš Teodosić ha influito molto l’opinione di Sasha Djordjevic, il vero punto di riferimento del play. L’allenatore col quale Miloš ha ottenuto anche i più splendidi successi conseguiti con la maglia della nazionale. Già medaglia d’oro agli Europei Under 16 del 2003, agli Europei Under 18 nel 2005 e agli Europei Under 20 nel 2007 (fu anche nominato MVP del torneo), Miloš Teodosić ha guidato la Serbia alla medaglia d’argento agli Europei 2009 persi in finale con la Spagna e soprattutto all’argento ai Mondiali del 2014, quelli persi in finale con gli Usa.

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