Vai al contenuto

Nessuno sapeva niente, dirigenze a parte, poi è arrivato un fulmine a ciel sereno che ha spiazzato tutti, giocatori in questione compresi: Luka Dončić è un nuovo atleta dei Los Angeles Lakers, mentre Anthony Davis si accasa ai Dallas Mavericks.

Questa notizia è apparsa su qualsiasi social network, intasando il feed di qualsiasi essere umano, ma prima di tutto è comparsa sui profili di Shams Charania, il sostituto di Wojnarowski come insider di Espn. Niente pesce d’aprile anticipato, piuttosto una trade storica: oltre alle due stelle sopracitate, i Mavericks acquisiscono anche Max Christie e la prima scelta dei Lakers del 2029, mentre i gialloviola firmano anche Maxi Kleber e Markieff Morris. Uno scambio reso possibile da una terza squadra, i Jazz, i quali si portano a casa Jalen Hood-Schifino (ormai ex Lakers) e una doppia seconda scelta (dai Clippers e dai Mavs nel 2025).

Il fatto

Shams ha utilizzato la parola “stunned” (sbalordito, scioccato, scegliete voi la traduzione più consona) per spiegare lo stato d’animo sia di Anthony Davis (ma anche di Lebron James) sia di Luka Dončić riguardo a ciò che era appena accaduto. C’è chi pensava addirittura che ci fossero delle frizioni tra AD e LBJ, prontamente smentite da quest’ultimo. Insomma, una sorta di accordo ombra, di cui solo le due dirigenze erano a conoscenza – sui social girano anche video di Kevin Durant che rimane sbalordito in panchina quando apprende la notizia.

Secondo le prime ricostruzioni, sono stati i Mavericks ad approcciare i Lakers per mettere in piedi la trade, offrendo “Luka Magic“. La franchigia guidata da Jeanie Buss non si è fatta sfuggire l’occasione di aggiungere al proprio roster un All-Star già affermato e allo stesso tempo giovane (classe 1999).

Chi vince lo scambio?

Difficile dirlo al momento. Quel che è certo è che Dallas avrebbe ceduto lo sloveno per tre motivazioni principali: i continui problemi fisici (ha saltato 27 partite sulle 49 disponibili in questa stagione fin qui); la possibile estensione contrattuale di questa estate (sarebbe dovuta essere di 345 milioni di dollari); la volontà di ritornare subito alle Finals. La franchigia di Mark Cuban vuole agguantare subito l’anello e per provare a raggiungere tale obiettivo ha aggiunto un giocatore dominante sotto i tabelloni, uno dei migliori atleti anche a livello difensivo (da valutare però le sue condizioni fisiche a lungo termine): Anthony Davis – una mossa che dunque per i Mavericks significa puntare sul breve periodo. D’altro canto, la Los Angeles gialloviola ha voluto pensare al futuro. Dončić è il giocatore perfetto per diventare il volto della franchigia, infortuni permettendo.

È altrettanto chiaro che Dallas si privi di un atleta risultato fin qui essenziale, scelto da Mark Cuban al Draft 2018 (via Atlanta Hawks). I Lakers allo stesso tempo dovranno fare a meno di un potenziale candidato al premio di DPOY (Defensive Player of the Year) e sono ancora alla ricerca di un lungo che possa contribuire veramente alla causa. Di certo, questa trade avrà grandi ripercussioni e tra qualche anno avremo risposte più precise su chi l’avrà vinta. Nel frattempo, la storia è già stata scritta e nella notte tra il 25 e il 26 febbraio le due squadre si affronteranno alla Crypto Arena.