Si avvicina la prima competizione di basket del nostro Paese. Quella che porterà al primo trofeo: la Supercoppa Italiana. Di fronte quattro squadre (Virtus Bologna, Olimpia Milano, Pallacanestro Brescia e Aquila Trento) che si affacceranno per prime alla nuova stagione italiana, con il campionato che inizierà la settimana successiva.
Di queste quattro formazioni abbiamo parlato nel pezzo di presentazione della competizione, ecco perché qui andremo a scovare alcuni dei possibili protagonisti, o perlomeno quei giocatori che pensiamo siano da osservare con attenzione, perché nuovi del nostro torneo o perché particolarmente attesi da una stagione da primi della classe.
Saliou Niang
Partiamo da uno che già l’anno scorso si è rivelato al mondo del nostro basket, ma che questa estate ha fatto di più. Saliou Niang è diventato, dopo aver ottenuto il titolo di miglior Under 23 della scorsa LBA con la maglia della Dolomiti Energia Trentino, il protagonista della spedizione italiana ad Eurobasket 2025. In un percorso che non è arrivato oltre gli ottavi di finale per la squadra di Gianmarco Pozzecco, questo ragazzo ha mostrato al mondo le proprie qualità e da questa Supercoppa lo vedremo con una nuova maglia, quella dei campioni d’Italia della Virtus Olidata Bologna. Sarà per lui la prima occasione di mettersi (nuovamente) in evidenza, facendo vedere al suo nuovo pubblico perché la società ha fatto bene a prenderlo. Siamo discretamente certi che, con un buon minutaggio, Saliou possa diventare un giocatore importante anche a livello di Eurolega, competizione per lui nuova, ma che dopo un Europeo giocato in quel modo non avrà timore di affrontare.
Carsen Edwards
Chi ha seguito l’Eurolega almeno nella passata stagione, sa che la Virtus ha messo a segno un colpo davvero sensazionale. Carsen Edwards, miglior realizzatore della massima competizione europea per club 2024-25 è l’erede designato di Shengelia. Giocatori totalmente diversi, che hanno però in comune la capacità di prendersi responsabilità. Edwards sarà sicuramente uno dei giocatori da tenere maggiormente sott’occhio durante tutta la stagione di basket italiano, quello che per la Virtus dovrà essere il punto di riferimento offensivo. Ancora a secco di amichevoli per qualche problemi fisico, dovrebbe essersi ripreso e sarà pronto per una Supercoppa da protagonista.
Lorenzo Brown
Reduce da alcune stagioni non al top, il playmaker americano con passaporto spagnolo è pronto a prendersi l’Olimpia, che nelle ultime stagioni ha sempre fatto fatica a trovare un playmaker che potesse sostituire, almeno idealmente, Sergio Rodriguez nel cuore dei tifosi e nei sogni di Ettore Messina. Compito non semplice per il 35enne, che però ha sufficiente esperienza per poter guidare la squadra a un cammino europeo che finisca, finalmente, con il raggiungimento dei playoff. Saranno puntati su di lui molti degli occhi interessati nella prima grande sfida alla Virtus Bologna: occasione per l’Olimpia di prendersi la rivincita sugli acerrimi rivali bianconeri.
DJ Steward
Prodotto di Duke, esterno classe 2001, ha trascorso le ultime annate in G-League, disputando l’ultima stagione a 19 punti di media a partita, con 4.8 assist e 4.2 rimbalzi. Dovrebbe essere lui l’erede designato di Jordan Ford (o forse più di Jeremy Lamb per quel che riguarda la leadership e la capacità realizzativa) con il quale il giocatore dice di essersi confrontato nella scelta di Trento come squadra per il suo presente (e magari futuro). Combo guard con tanti punti nelle mani, ha un range di tiro molto ampio, che lo rende pericoloso da diverse zone del campo. Un attaccante completo, in grado di costruirsi tiri in vari modi, distinguendosi in transizione, dove può sfruttare il proprio atletismo. A queste doti aggiunge la capacità di lettura, che caratterizzava proprio il suo predecessore e contatto, Ford. Trento si affida a lui per provare a ripetere la splendida stagione passata, nella quale è arrivato il primo trofeo di sempre in massima categoria: la Coppa Italia.
CJ Massinburg
Per una Germani Brescia che non ha cambiato praticamente niente nel proprio roster, segnaliamo il ritorno di Massinburg e il suo nome tra quelli da tenere in grande considerazione in questa stagione. Giocatore talentuoso, vincente e profondo conoscitore del basket europeo, nella scorsa stagione ha indossato la maglia del Bahcesehir facendo registrare 8.8 punti, 2.3 rimbalzi e 2 assist a partita, partecipando all’Eurocup viaggiando a 7.6 punti di media. Un gradito ritorno a Brescia, dove CJ ha già militato nel biennio 22-24, dando un apporto cruciale e mettendo in bacheca la storica Coppa Italia di Torino 2023, nonché il premio individuale di Most Improved Player LBA 2024. Non è un volto nuovo in casa bresciana, ma può essere quel ritorno esotico che dà alla squadra di Cotelli una bocca da fuoco in più da aggiungere a Della Valle, Bilan, Ivanovic e Burnell, con cui dovrebbe andare a completare un quintetto da playoff.
Nikola Ivanovic
Arrivato la scorsa stagione a Brescia, si è immediatamente preso le chiavi della squadra, portandola insieme ai compagni alla storica finale scudetto 2024-25 (poi persa contro la Virtus Bologna). Nikola Ivanovic è un playmaker vecchia maniera, più o meno. Arrivato senza particolare nomea e con numeri modesti dalle stagioni precedenti in ABA League e nel 2016-17 a Capo d’Orlando, si è ritagliato un ruolo molto importante non solo alla Germani, ma nell’intero campionato italiano. Sa gestire la squadra, sa prendersi responsabilità in situazioni di gioco rotto ed è un leader silenzioso, che parla poco ma dà tanto in campo. Per consolidare il progetto, che quest’anno avrà un nuovo esordiente in panchina (Matteo Cotelli), la società lombarda si è affidata a chi ha quasi compiuto il miracolo nella passata stagione, puntando in regia su uno dei giocatori più affidabili del campionato.

