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Incredibile ma vero.

Nell’anticipo del mezzogiorno domenicale della 5ª giornata di Lega Basket Serie A, la corazzata Virtus Bologna ha perso la sua prima gara stagionale – dopo otto successi consecutivi tra campionato, Supercoppa italiana ed Eurocup – sul campo della matricola Napoli.

La squadra di coach Sacripanti si è imposta 92-89, grazie ai 22 punti di uno scatenato McDuffie e ai 19 di Mayo. Dall’altra parte non sono bastati i 23 punti di Weems.

Davide batte Golia

I campioni d’Italia, che non uscivano sconfitti dal parquet dallo scorso 10 maggio contro Trento, si sono resi protagonisti di una prova negativa, quasi svogliata, e il tutto non può essere addebitato soltanto alle assenze, indubbiamente gravose, dei vari Teodosic, Mannion, Jaiteh, per non parlare di Abass e Udoh.

Di certo, giocare ogni tre giorni è qualcosa a cui Bologna deve abituarsi in fretta, anche in emergenza, come riconosce anche Sergio Scariolo: “Da parte nostra bisogna imparare dagli errori. Abbiamo lasciato troppe volte entrare la palla in area e lasciato tiri da tre facili. Errori individuali evitabili. E in attacco abbiamo giocare con troppa precipitazione, avremmo dovuto essere più intelligenti. E abbiamo sbagliato tanti tiri liberi, percentuali molto basse. Il doppio impegno ha inciso? Più che altro, era la prima partita di mattina e non siamo riusciti ad approcciarla nel modo giusto. Ogni giocatore ha la sua routine. Giocare due volte alla settimana d’ora in poi sarà il cammino normale, dobbiamo imparare”.

Chiaramente le assenze hanno pesato. Dover fare a meno di Teodosic, Jaiteh e Mannion (oltre ai lungodegenti Udoh e Abass) non ha permesso allo stesso Scariolo di far ruotare al meglio la squadra: “Nico sta un po’ meglio, vediamo se dalla prossima settimana iniziamo a recuperare qualche assente, ci sono giocatori che stanno tirando troppo il carro”.

Dall’altra parte della barricata, se la gode coach Sacripanti: “Stiamo facendo un percorso di crescita importante, lo stiamo dimostrando partita dopo partita. Ci tengo a sottolineare due cose. Abbiamo giocato una partita davvero buona sia in attacco che in difesa e se avessimo perso, nel rocambolesco finale, non avrei potuto dire niente alla mia squadra. Poi un plauso ad un pubblico così bello come quello di questa sera. Ci ha aiutato tanto, ci ha regalato 10 punti”.  

Singolare l’impresa di Josh Mayo, che si regala una prova da MVP nel giorno della sua ultima partita con la maglia di Napoli. Il giocatore, infatti, ha chiesto (e ottenuto) la rescissione del contratto per motivi familiari, ma prima di tornare negli Stati Uniti ha voluto giocare contro Bologna per non lasciar scoperta la propria squadra. E lo ha fatto nel migliore dei modi.

Reggio Emilia e Trieste a valanga

La quinta giornata di Serie A ha regalato altre sorprese. Impressionante il +39 esterno di Reggio Emilia ai danni di Varese (106-67 il finale), così come il pesante +31 di Trieste nel match vinto, tra le mura amiche, con Tortona (88-57 il finale del match). Divari enormi che non sono tanti usuali nel massimo campionato italiano.

Gioisce coach Caja che ci teneva particolarmente a fare bene contro Varese, ovvero la sua ex squadra per diversi anni: “È stato l’apoteosi del concetto di squadra e di come preparare una partita. I giocatori sapevano che per me era una partita diversa dalle altre e mi hanno fatto un grandissimo regalo”.

Milano, a questo punto, resta l’unica squadra imbattuta, con cinque vittorie su altrettante gare disputate in campionato.

[Credits Foto: Getty Images]