Dopo la Supercoppa dello scorso weekend, che ha visto trionfare l’EA7 Emporio Armani Milano, il prossimo fine settimana inizia (finalmente) il campionato di Serie A. Non può pertanto mancare la nostra annuale griglia di partenza, tra certezze, speranze e possibili sorprese.
EA7 Emporio Armani Milano e Virtus Olidata Bologna
Come ormai da diverse stagioni, impossibile non indicare Milano e Bologna come candidate (prime e di fatto uniche) alla vittoria dello scudetto. L’anno scorso la stagione regolare ha fatto si che, rispetto alle precedenti quattro, non si trovassero in finale, ma tutti pensiamo che il reale ultimo atto del campionato sarebbe indubbiamente quello tra biancorossi e bianconeri. La Supercoppa ha dato il primo punto (e il primo trofeo) all’Olimpia Milano, ma sappiamo tutti come è andata a finire nella passata stagione. Ecco perché anche quest’anno le mettiamo entrambe come possibili vincitrici del campionato, perché ad oggi sembra impossibile indicarne una superiore all’altra.
Trapani Shark
L’anno scorso fu sorpresa, quest’anno ci si aspetta sia conferma. Nel suo primo anno di massima serie, la squadra siciliana ha raggiunto le Final Eight di Coppa Italia e i playoff, dimostrando di poter competere ad alto livello grazie a un’organizzazione solida, un allenatore preparato (che però potrebbe non essere così saldo sulla propria panchina) e un gruppo molto coeso, che in estate è parecchio cambiato negli uomini chiave. L’obiettivo della società dell’esuberante presidente Valerio Antonini è quello di consolidarsi, con l’impegno aggiuntivo della Champions League durante la settimana, puntando sullo zoccolo duro italiano composto da Petrucelli, Rossato, Alibegovic, Eboua e i nuovi innesti Arcidiacono e Cappelletti, la permanenza di Notae in cabina di regia e le aggiunte di livello come Ford, Allen e Sanogo. Trapani parte pertanto appena dietro le favoritissime Milano e Bologna, ma attenzione ai primi risultati, che potrebbero causare un ribaltone in panchina.
Germani Brescia
La finale scudetto raggiunta la scorsa stagione è obiettivamente difficile da ripetere. Però il gruppo bresciano, che avrà ancora soltanto da dedicarsi al campionato, è rimasto completamente lo stesso, con l’unica e già ben nota aggiunta di Massinburg. Formazione solida e ben organizzata, vede ai nastri di partenza un allenatore alla prima esperienza da capo, Matteo Cotelli, da anni nell’ambiente bresciano come assistente (prima di Diana, poi di Magro e l’anno scorso di Poeta). La sua è un’occasione speciale, che cercherà di sfruttare poggiandosi sulla conoscenza dei giocatori, ma l’andamento e i risultati (come detto per Repesa), possono essere decisivi per la sua permanenza sulla panca biancoblu e di conseguenza per determinare la stagione dei suoi.
Umana Reyer Venezia
Confermato coach Spahija, la Reyer ha cambiato tanto in estate, ripartendo da capitan Tessitori, Parks, Wiltjer e Wheatle. Poi, grazie a un mercato attento e discretamente incisivo, ha portato in laguna dei veterani del nostro campionato e delle possibili grandi sorprese. Bowman, Horton, Valentine, De Nicolao e Candi sono un quintetto (non espressamente da mettere in campo così) super affidabile, che conosce bene il torneo e ne sa prendere le misure. A loro si aggiungono Nikolic e Lever come italiani che possono dire la loro soprattutto in LBA (la Reyer gioca anche l’Eurocup) e Cole, che potrebbe essere una delle grandi rivelazione di questa stagione. Venezia è sicuramente una candidata ai playoff e alle Final Eight di Coppa Italia, il resto è tutto da vedere.
Derthona Tortona
Il nuovo palazzetto potrebbe essere la svolta della stagione di Tortona, l’anno scorso deludente con il mancato accesso ai playoff. Nella nuova arena ci sarà una squadra che ha iniziato un nuovo ciclo, con un altro allenatore (dopo Cotelli) alla prima esperienza da capo in LBA, ma enorme conoscenza della materia dopo anni da assistente all’Olimpia Milano. Mario Fioretti vuole essere la sorpresa in panchina di questa stagione, e con lui la sua Tortona, che sul mercato ha cambiato molto l’assetto di squadra rispetto all’anno scorso. Rimasti Gorham, Vital, Strautins, Baldasso e Biligha, sono arrivati tanti giocatori interessanti. A partire da Pecchia, reduce da un bell’anno a Trento, per seguire con Hubb, Manjon, Champan, Tandia, Olejniczak e Riisma, che portano talento, forza fisica ma non troppa esperienza nel torneo, che potrebbe essere da un lato pensate e aver bisogno di un periodo di adattamento, dall’altro indifferente. Tortona si candida a un posto tra le prime 8, ma deve iniziare da subito a macinare punti per non perdere il treno giusto.
Dolomiti Energia Trentino
Come per tante altre squadre della LBA, anche Trento ha vissuto un gran ribaltone dalla passata stagione, quella della storica vittoria in Coppa Italia. Tanti addii e tanti nuovi arrivi, a partire dal coach: Massimo Cancellieri, che torna in Italia dopo l’esperienza in Grecia per dare seguito a una carriera in crescita (la sua) e ai successi di una squadra che l’anno scorso ha non poco sorpreso tutti con il successo di Torino a febbraio. Il roster è oltremodo rinnovato nei giocatori chiave, con Forray, Bayehe e Mawugbe unici reduci dall’anno scorso. C’è grande attesa per le evoluzioni del fratello minore di Saliou Niang, Cheickh (classe 2008) che già in Supercoppa ha dimostrato di poter stare a questo livello e poi per i nuovi che non conoscono il nostro torneo: Steward, Jones, Jogela, Airhienbuwa, Jakimovski e Battle, tutti attesi per diventare i nuovi Ford e Lamb. Compito non facile, vista la carriera dei due ultimi citati, ma nelle corde di una società che ha imparato ad essere competitiva anche senza fare enormi spese.
Trieste e Unahotels Reggio Emilia
Entusiasmo e risorse per Trieste, voglia di riscatto dopo stagioni altalenanti per Reggio Emilia. Entrambe sono squadre che possono serenamente giocarsi un posto tra le prime 8, sia nella prima fase della stagione (quella che porta alle Final Eight di Coppa Italia), sia nella seconda, che porta ai playoff scudetto. Trieste ha tenuto i suoi punti di riferimento della passata stagione: Ross, Uthoff, Ruzzier, Brown e Brooks, dando continuità a un progetto valido, che ha raggiunto Coppa Italia e playoff nella passata stagione. A loro si sono aggiunte pedine molto interessanti come Toscano-Anderson, Sissoko, e Ramsey tra gli stranieri, Moretti tra gli italiani, andando a rimpolpare un zoccolo duro e un reparto di playmaker tra i più interessanti del campionato. Per quanto riguarda Reggio, alcune certezze come Cheatham, Vitali, Smith e Barford e tantissime novità: Williams, Caupain (ex Brescia), El Hadji, Echenique, Severini e Woldetensae. Un gruppo tutto da vedere e da amalgamare, affidato ancora a Priftis, che dopo il primo anno in cui è stato tra i migliori allenatori del campionato, in quello passata ha faticato a dare continuità al progetto reggiano.
Lotta salvezza
Ci sono poi le squadre che si giocheranno la permanenza in massima serie, con qualche possibilità di sorprendere. Napoli è tra quelle che possono stupire, con Magro in panchina a dare valore a un progetto totalmente nuovo, volto a costruire una squadra che possa stare con costanza nella prima metà di classifica. Sassari è un rebus: rimasto Bulleri, squadra molto rinnovata senza particolari guizzi dal mercato, per una stagione che rischia di essere non da prima della lista, come quella passata. Treviso ha un roster molto ridotto, con Olisevicius e Pinkins a tirare la carretta e la speranza che Joe Ragland possa ancora essere determinante a questi livelli. E poi Varese, Cremona e le due neopromosse, Cantù e Udine, che in un livellamento (verso il basso?) di questo tipo potrebbero anche giocarsi qualcosa di più che la semplice salvezza.


