Le partite del campionato di Serie A si fanno sempre più decisive, quando siamo arrivati al rush finale della stagione regolare. Questo comporta che anche le prestazioni individuali siano di ancora maggior livello e importanza, dato il grande impatto che queste possono avere sull’intera stagione delle rispettive squadre.
Playmaker: Andrea Cinciarini
Prestazioni quasi sempre sopra la media, ma non stanno bastando per condurre Scafati a una salvezza tranquilla. Andrea Cinciarini sta dimostrando, ancora una volta, che l’età anagrafica non impatta sulle sue prestazioni. Il playmaker marchigiano classe ’86 (l’anno prossimo 40 anni), è ancora in gran forma e ha disputato una stagione decisamente sopra le aspettative, trovando il suo picco più alto proprio nell’ultima gara giocata a Trento (chiusa con una sconfitta della sua Givova). 26 punti con 4/8 da due, 4/7 da tre, 6 rimbalzi, 6 fallu subiti, 2 recuperi, 6 assist per 32 di valutazione, la più alta della sua stagione (al pari di quella del match contro Pistoia). Con 10.5 punti e 7.2 assist di media, Cincia meriterebbe un finale di stagione con la soddisfazione della salvezza per la sua squadra, ma ovviamente non dipende soltanto da lui e nemmeno totalmente dai suoi compagni; perché per salvarsi Scafati necessita di qualche regalo da chi la precede.
Guardia: Payton Terrel Willis
Rispetto al compagno di reparto, è invece determinante ai fini della vittoria della sua squadra (Vanoli Cremona) la prestazione monstre di Payton Willis a Varese. Contro una diretta concorrente, la squadra di Brotto vince una gara che consente di fare un bel passo in avanti in ottica salvezza, portandosi a 16 punti (+4 sulle ultime 2) con scontri diretto a favore nei confronti dell’Openjobmetis. E in questa partita Willis è decisivo: 28 punti (3/7 da due, 4/7 da tre, 10/11 ai liberi), 7 falli subiti, 6 rimbalzi, una stoppata, 4 assist e 33 di valutazione. L’ex Pistoia, arrivato a stagione in corso, è spesso risultato fondamentale nella rincorsa alla salvezza della formazione lombarda. Per lui 15.5 punti di media e 15 partite in doppia cifra (le ultime 9 consecutive), di cui quest’ultima è la migliore in termini assoluti. Un’addizione importante per la Vanoli, che grazie anche alle sue prestazioni si sta costruendo un finale di stagioni più tranquillo di tante altre concorrenti.
Ala piccola: John Petrucelli
Non manca quasi mai in questo quintetto un giocatore della Trapani Shark, ancora meritatamente capolista insieme a Bologna e Brescia. Questa volta è il turno di John Petrucelli, che nel successo di Tortona chiude con 17 punti (3/5 da due, 2/3 da tre, 5/5 ai liberi), 4 falli subiti, 2 rimbalzi, un recupero, 6 assist per 24 di valutazione. Dopo essere partito molto bene in questo campionato, il naturalizzato azzurro ha avuto un andamento altalenante. Per 8 turni consecutivi mai in doppia cifra, ma 4 volte nelle ultime 8, dimostrando una lenta risalita per il momento più caldo della stagione, attendendo i playoff.
Ala grande: Tornike Shengelia
Male in Eurolega, bene in campionato. Questo l’andamento della Virtus Segafredo Bologna, che vince il posticipo del 25° turno superando a domicilio la Nutribullet Treviso. A spiccare nel successo 74-80 delle V Nere il leader offensivo, Toko Shengelia. Per lui 21 punti con 7/9 da due, 1/1 da tre, 4/4 in lunetta, 9 falli subiti, 11 rimbalzi, 2 recuperi, 6 assist per 37 di valutazione, la più alta del weekend. Doppia doppia che vale al georgiano la prova migliore in stagione per valutazione, la seconda per rimbalzi catturati e la seconda per punti realizzati. A conferma di quanto Shengelia sia ancora oggi, in attesa del miglior Clyburn, il punto di riferimento per l’attacco bianconero.
Pivot: Maurice Daly Ndour
Nome insolito e nuovo nel nostro miglior quintetto per valutazione, ma posizione assolutamente meritata in questo weekend. La prova di Ndour nella vittoria di Brescia su Venezia lo mette sulla cartina dei centri da tenere d’occhio anche in chiave futura. Il senegalese classe ’92 chiude con 16 punti (4/6 da due, 8/8 in lunetta), 5 falli subiti, 7 rimbalzi, 2 stoppate, un recupero, 2 assist per 27 di valutazione. Tutt’altro che nuovo a giocare ad alti livelli (per lui già esperienze in Eurolega, NBA e in giro per il mondo negli ultimi anni tra Cina, Israele e Russia), Brescia potrebbe essere per lui la chiave di volta per rilanciarsi a grandi livelli in Europa. Centro vecchia maniera, ha grandi doti in post basso ma anche al tiro dalla media, che ne fanno il perfetto cambio di Miro Bilan, formando per Brescia forse la miglior coppia di lunghi del campionato.