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Un finale incredibile in una partita incredibile di una serie incredibile. Due squadre che escono da questi cinque confronti a testa altissima. L’Olimpia centra la qualificazione alle Final Four, ma il Bayern Monaco si dimostra squadra davvero competitiva e in crescita, che potrà togliersi non poche soddisfazioni nelle prossime stagioni.

Va a Milano la “bella” contro il Bayern Monaco. L’Olimpia stacca così il pass per le Final Four di Eurolega per la prima volta dopo 29 anni. Un traguardo straordinario anche per tutto il movimento cestistico azzurro, che rimette una squadra tra le migliori quattro d’Europa a dieci anni dall’ultima volta (quell’anno fu la Mens Sana Siena). Gara-5 è una partita all’ultimo sangue tra due squadre che hanno dimostrato di equivalersi e che non vogliono gettare al vento la grandissima occasione che si sono creati. Ai nastri di partenza i lombardi partono leggermente favoriti ma i teutonici hanno dimostrato a più riprese di non essere mai sconfitti in partenza. Il Bayern inizia forte ma Milano capisce subito come risolvere la questione e recupera senza grosse difficoltà. Nel secondo quarto c’è il primo vero e proprio allungo delle scarpette rosse, toccando addirittura i tredici punti di vantaggio e andando all’intervallo lungo sul 50-40, lo stesso identico punteggio parziale di gara-4. A differenza della sfida precedente, però, l’Olimpia rientra nel terzo con la stessa cattiveria del precedente tempo e continua a spingere per non correre rischi. Arriva fino a diciassette punti di vantaggio e chiude la terza frazione con un confortevole margine di 14 punti sul 72-58. I ragazzi di coach Messina continuano ad amministrare anche nell’ultimo periodo ma, se c’è una cosa che i bavaresi hanno dimostrato nei quattro confronti precedenti, è che non mollano mai. Piazzano un parziale di 11-1 e tornano a sole sei lunghezze di distacco, ma Delaney fa cinque punti in fila in un momento delicatissimo e riporta il vantaggio in doppia cifra. A settanta secondi dalla fine è più 12 Olimpia e la partita sembra finita.

I meneghini dimostrano, invece, di dover ancora migliorare molto nella gestione dei palloni importanti e fanno tutto ciò che di peggio si possa fare in quella situazione. Tra cattive gestioni, palloni persi e falli in attacco consentono al Bayern di realizzare in pochissimi secondi un parziale di dieci a zero, riportandosi a meno due e palla in mano a 14 secondi dalla sirena. Sull’orlo del baratro l’Olimpia trova il suo salvatore in Kyle Hines, che fa una difesa fantascientifica e strappa il pallone dalle mani Baldwin e, di fatto, chiude la partita. Un traguardo che ad inizio stagione non si poteva nemmeno immaginare, come dirà anche Gigi Datome a fine partita, ma che i ragazzi di Messina si sono meritati sul campo, pur con qualche errore. E una gigantesca nota di merito va fatta proprio a Ettore Messina, il vero trascinatore di questa squadra, che parteciperà alle Final Four di Eurolega per la dodicesima volta da allenatore, il secondo con più partecipazioni dopo Obradovic. Da citare anche i due uomini decisivi di ieri sera: Shavon Shields e Kyle Hines. Shields è l’indiscusso MVP del match, con una sontuosa prestazione da 34 punti con 41 di valutazione, 9/12 dal campo, 5/6 da tre, 11/12 ai liberi; Hynes è l’MVP emotivo dell’incontro, con la stoppata decisiva in un momento di totale panico per Milano, che si stava scavando la fossa da sola. Una piccola nota a margine: per Kyle Hynes quelle di quest’anno saranno le none Final Four consecutive a cui prende parte. Appuntamento quindi a Colonia dal 28 al 30 maggio per vedere se Milano riuscirà in questa clamorosa impresa. Adesso l’avversario è il fortissimo Barcellona in semifinale e, in caso di passaggio del turno, la vincente di Efes-CSKA in finale. L’Olimpia è, sulla carta, inferiore a questa tre compagini, ma il bello delle Final Four è che sono a gara secca e tutto può succedere.

Fonte foto: Getty Images

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