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L’Italia continua ad essere la bestia nera della Spagna e, dopo l’ultima vittoria ad Eurobasket 2015, si ripete anche a Cipro, 10 anni dopo, sempre in un campionato europeo. Sono ancora una volta Niang e Diouf a trascinare la squadra di Pozzecco, che sta raccogliendo dai suoi ragazzi tutto quello che lui, almeno e sicuramente dal punto di vista umano, gli dà dal primo giorno di ritiro. Contro la Roja si vede finalmente anche Procida, che mette subito il sigillo con una tripla e con un paio di azioni difensive da segnare sul taccuino. Sempre bene Ricci, questa volta manca all’appello capitan Melli. Nella Spagna esplode De Larrea, ma il migliore risulta essere l’NBA Aldama.

Saliou Niang 8 – Partita dopo partita, questo ragazzo si sta candidando realmente per diventare un punto di riferimento del nostro movimento: ne sarà contenta la Virtus, che l’ha messo sotto contratto, così come la NBA, dove tra qualche anno, probabilmente, questo ragazzo finirà. Merita ogni bella parola spesa di lui: silenzioso, sul pezzo, incredibilmente presente ogni qualvolta la partita richiede una sua fiammata. E’ la miccia che fin qui ha acceso ogni momento chiave delle partite azzurre, quel giocatore che, ad oggi, è per l’Italbasket insostituibile. Chiude con una doppia doppia da 10 punti e 10 rimbalzi, e speriamo che l’infortunio alla caviglia non sia grave, perché agli ottavi di finale avremo bisogno di lui.

Mouhamet Diouf 7.5 – Come sopra, siamo di fronte all’esplosione su scala internazionale di un ragazzo che, a 23 anni, ha dato forma e sostanza in ruolo dove la nazionale azzurra è carente da anni. Contro la Spagna è il miglior realizzatore con 14 punti (6/7 dal campo), ai quali aggiunge 8 rimbalzi in appena 19 minuti in campo. La sua presenza in area è ora una certezza, per Pozzecco e tutti i compagni.

Gabriele Procida 6.5 – Pozzecco aveva detto che sarebbe arrivato anche il suo momento. E così è stato. Al suo ingresso segna una tripla dopo pochi secondi, mandando subito dedica alla panchina (spiegando sorridendo nel post-gara a chi fosse dedicata), ma soprattutto dimostra di avere l’atteggiamento giusto, quello di chi sa di potersi e doversi guadagnare anche pochi minuti con rabbia, dedizione ed energia, puntualmente messi in campo tuffandosi su un pallone e difendendo come un ossesso su chiunque gli capitasse davanti. Schivo e con il volto spesso imbronciato per via dello scarso impiego, Gabbo è finalmente arrivato ad Eurobasket. E quando Fontecchio fatica a far canestro, sappiamo di avere in panchina un ragazzo che non vede l’ora di sostituirlo con intensità.

Giampaolo Ricci 7 – Ancora una prova di grande sostanza per il capitano dell’Olimpia Milano. In 21 minuti di utilizzo mette a segno 11 punti, collezionando anche 5 rimbalzi. Pippo è quel che giocatore che butti in campo quando sei in difficoltà e, tendenzialmente, non fa danni. Anzi, riesce spesso a risultare importante anche nel mantenere i vantaggi, con la sua duttilità tattica e una predisposizione verso la squadra che ha pochi eguali.

Gianmarco Pozzecco 7 – Stiamo finalmente vedendo Pozzecco e la sua squadra. Nel senso proprio che questi ragazzi stanno diventando l’espressione di Gianmarco sul campo… con un po’ più di calma. Nonostante qualche timeout (visti in tv) nei quali sembra leggermente confuso sugli schemi da fare giocare ai suoi, nella sua “sana follia” il Poz è riuscito a incarnarsi nei giocatori, come quando lo era lui. E loro, è palese e non da oggi, sembrano non vedere l’ora di dargli indietro un po’ dell’amore e delle cure che ricevono. L’esempio è Procida, che nelle interviste post partita non si nasconde e dice, col sorriso, che la dedica dopo la tripla era proprio diretta al Poz perché “non lo fa giocare”. Parole dette con quella sincerità e libertà che sono figlie di come Pozzecco si pone con loro durante raduni, allenamenti e trasferte. A volte questo è stato un boomerang, ma questa volta speriamo che possa servire ai ragazzi per andare oltre anche al prossimo ostacolo: gli ottavi di finale brillantemente conquistati.

Sergio De Larrea 7.5 – In sordina nelle prime tre uscite della Roja, contro gli azzurri gioca la sua miglior partita in nazionale. 15 punti con 4/7 dal campo, 7 rimbalzi e 17 di valutazione in 24′ di gioco. 19 anni, questo ragazzo in forza al Valencia ha il futuro davanti e probabilmente la possibilità di diventare uno dei punti fermi della selezione spagnola dei prossimi anni.

Santi Aldama 8 – Se De Larrea è il futuro, Aldama è assolutamente il presente della formazione iberica. Contro gli azzurri, in 24 minuti, è il miglior realizzatore dei suoi, nonché il giocatore a cui tutti i compagni fanno riferimento quando il pallone scotta (ma anche quando semplicemente devono cercare una soluzione affidabile). Chiude con 19 punti (6/13 dal campo), 19 rimbalzi, 4 assist, 15 di plus/minus e 26 di valutazione. Senza i due Hernangomez (apparsi lontani dai tempi migliori nel match con gli azzurri), è la prima punta della squadra di Scariolo e lo sarà probabilmente anche nel prossimo futuro.