Il peso specifico delle medaglie che l’Italia ha raccolto alle ultime Olimpiadi di Parigi, è sempre diverso in relazione allo sport nel quale vengono centrate, alla copertura mediatica e televisiva che viene dedicata alla prestazione in oggetto e, soprattutto, al personaggio sportivo, che in questo caso diventa campione e che mette al collo tali medaglie.
Il caso di Nadia Battocletti è, in questo senso, emblematico, viste le reazioni social che l’atleta delle fiamme azzurre ha scatenato all’indomani della straordinaria impresa ai 10.000 metri dello Stade de France.
Chi è Nadia Battocletti
Esponente della nuova leva degli atleti più rappresentativi della nostra nazione nati nel nuovo millennio, Nadia Battocletti ha compiuto lo scorso 12 aprile, 24 anni.
I paragoni con uno dei campioni che hanno portato in orbita l’Italia dello sport negli ultimi anni, Jannik Sinner, si sprecano, in virtù del fatto che Nadia ha visto la luce per la prima volta a Cles, una meravigliosa cittadina del Trentino Alto Adige incastonata tra le montagne della Val di Non.
Papà Giuliano e mamma Jakhara Saddougui, hanno trascorsi piuttosto importanti nell’atletica leggera e, soprattutto, in quella specialità che così tante gioie sta dando al nostro Paese la loro figlia, il mezzofondo, tanto che Giuliano Battocletti è stato addirittura bronzo ai mondiali juniores del 1994 svoltisi a Lisbona.
Nadia muove i suoi primi passi a Cavareno, altro tranquillissimo centro della Val di Non, nel quale convivono serenamente poco più di 1.100 anime.
I primi passi e gli esordi
Nadia Battocletti non poteva che risentire dell’influenza genitoriale e comincia ad appassionarsi all’atletica leggera e al mezzofondo, fin dai primi anni della scuola elementare e, sotto lo sguardo vigile di papà Giuliano, comincia a fare sul serio all’età di 12 anni, quando corre per l’Atletica Valli di Non e Sole, prima di passare al Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre, quello della Polizia Penitenziaria.
I successi della mezzofondista altoatesina non tardano ad arrivare e lei si fa subito notare durante la trafila che la porterà ad essere una delle campionesse più amate dell’Atletica Leggera.
Ciò che stupisce fin da subito è la sua duttilità come atleta, visto che passa senza problemi dal bronzo del 3.000 metri piani agli europei Under 20 di Grosseto del 2017, all’argento dei 5.000 piani degli europei svedesi Under 20 di Boras nel 2019.
Catapultata nell’atletica che conta, nel 2021 ha indossato la maglia azzurra alle Olimpiadi di Tokyo, settima nei 5000, ma il passo decisivo per la definitiva consacrazione internazionale arriva lo scorso 7 giugno del 2024, quando il collo diventa pesante per far ciondolare una medaglia d’oro che emoziona l’Italia, quella dei 5.000 metri piani agli europei di Roma, mettendo a referto il nuovo primato italiano da 14’35″29, per poi bissare questo successo alcuni giorni dopo, quando vince pure i 10.000, per un tempo di 30’51″32, anche in questo caso primato italiano.
Il segreto di un successo annunciato
In quella doppia occasione, complici le interviste del post gara, Nadia Battocletti fa breccia nel cuore degli italiani.
Diventa il simbolo di una tenacia e di una resistenza senza pari, sorride al termine di ogni gara, ringrazia sempre i suoi genitori, li menziona, ne fa una sorta di luce che la accompagna in ogni circostanza.
Non ha problemi a delinearne meriti, esalta il rapporto che sembra idilliaco e fa capire a tutto il mondo che quei consigli sono preziosi, servono come il pane.
E Nadia li ascolta, ne fa tesoro, non nasconde la sua commozione quando pensa ai disegni che le mandano i bambini delle scuole elementari e si emoziona quando l’Italia intera le regala quella forza che è riuscita a scatenare negli ultimi giorni.
La medaglia d’argento nei 10.000 alle Olimpiadi di Parigi, quella disciplina per la quale era addirittura in forse la sua partecipazione e, parole sue, non sono la sua distanza preferita, fa il paio con quella mancata, poi assegnata e poi ancora una volta levata dal ricorso kenyota a favore di Faith Kipyegon.
E ancora una volta la straordinaria presenza alle interviste del post gara: “sapevamo che sarebbe stato difficile, ma a noi piacciono le cose difficili“.
Tutta una serie di indizi che portano ad una domanda che frulla in testa a tutti: scommettiamo che Nadia Battocletti diventerà la nuove regina dello sport italiano nei prossimi anni?