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Ventisei anni nello sport rappresentano un intervallo di tempo discretamente grande.

Generazionale, di fatto, ancora di più se i cinque lustri abbondanti sono quelli di un lunghissimo digiuno di vittorie. Provare per credere a chiedere ai tifosi della Juventus, che nel prossimo maggio rischiano di “tagliare” proprio quel traguardo dall’ultimo trionfo in Champions League.

Per i tifosi degli Atlanta Braves, invece, l’attesa è finalmente finita. Proprio 26 anni dopo il terzo titolo della propria storia, arrivato grazie al 4-2 nelle World Series contro i Cleveland Indians, in Georgia si può tornare a festeggiare.

Di nuovo in paradiso

Il 3 novembre 2021 è infatti la data di un altro 4-2, quello che ha chiuso la stagione 2021 stroncando definitivamente la resistenza degli Houston Astros, sconfitti addirittura per 7-0 nella decisiva gara 6.

A differenza di quel 1995, quando la festa per il titolo si consumò nell’allora impianto di casa, il Fulton County Stadium, Atlanta ha quindi “profanato” il tempio del nemico, ma del resto il trionfo sarebbe potuto arrivare solo così, perché la sconfitta in gara 5 aveva chiuso il programma di gare al Truist Park.

Per tornare ad esultare, quindi, Atlanta avrebbe dovuto sbancare il Minute Maid Park e così è stato. Per i Braves si tratta quindi del quarto titolo della storia, ma solo il secondo conquistato ad Atlanta, dato che nel 1914 la sede della franchigia era a Boston e nel 1957 a Milwaukee.

I corsi e ricorsi storici continuano pensando che il 2021 è stato l’anno che ha segnato il ritorno alla normalità del baseball e dello sport mondiale in generale, con gli impianti tornati a riempirsi con il pubblico, dopo che il 2020 era stato segnato dalla pandemia.

Una cosa simile era avvenuta proprio nel 1995, quando il titolo dei Braves seguì quanto di clamoroso avvenne nel 1994, unico anno nel quale le World Series non si erano disputate a causa del famoso sciopero dei giocatori.

Partita dominata

L’apoteosi della squadra di Snitker è arrivata nel modo più autoritario possibile. Il 7-0 che ha chiuso la stagione ha infatti legittimato la forza di un gruppo capace di andare oltre tutti i pronostici avversi e di far valere le proprie qualità, difensive e non solo.

I protagonisti del match sono stati il lanciatore partente Max Fried e il battitore Jorge Soler. Fried ha riscattato le difficoltà di gara 5 con uno score perfetto composto da quattro valide e sei strikeout.

Soler, eletto mvp del match, si è invece preso la scena dal terzo inning, schiodando lo 0-0 delle prime due riprese con un fuoricampo che ha spinto in casa base anche Ozzie Albis ed Eddie Rosario, firmando così i tre run che hanno portato i Braves sul 3-0.

Per Houston si è trattato di fatto di un ko tecnico e la resa definitiva è giunta dopo un altro fuoricampo di Swanson per il 5-0. Poi un doppio di Freeman ha propiziato il 6-0 di Soler e il cappotto per gli Astros è stato definitivo, sigillato infine da un altro fuoricampo di Freeman.

Per Soler, sbarcato ad Atlanta a fine luglio proveniente dai Royals, si tratta del secondo titolo in carriera dopo quello con i Chicago Cubs nel 2016. Fried invece, free agent a fine anno, potrebbe anche lasciare Atlanta dopo cinque stagioni.

Non è comunque il momento di pensarci, ma solo di festeggiare in casa Braves dopo 16 apparizioni infruttuose ai playoff e dopo che anche l’attuale stagione, fino a metà estate, sembrava tutto meno che propizia, con gli infortuni di Mike Sorotka e Ronald Acuna Jr.

Poi la svolta coincisa proprio con l’arrivo di Soler e il cambio di marcia con 36 vittorie nelle ultime 55 partite di regular season e gli scalpi nei playoff, contro pronostico, dei Milwaukee Brewers e dei campioni in carica dei Los Angeles Dodgers, che nella stagione regolare avevano ottenuto uno score migliore.

A piangere sono quindi gli Astros: tre Series in cinque anni ed un solo successo, quello infangato dalle polemiche del 2017, iniziano ad essere un bottino magro.

Ma mai come lo erano 26 anni senza vincere…

[Credits Foto: Getty Images]