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Twitch domina la scena dello streaming. Una notizia che non stupisce più di tanto, visto che la piattaforma di Amazon è al comando già da alcuni anni in questo settore. Stupisce invece il distacco nei confronti dei competitor che Twitch ha incrementato notevolmente nel corso del 2020.

Secondo una ricerca comparativa di SafeBettingSites.com, quest’anno Twitch ha totalizzato 13 miliardi di ore di visualizzazioni, una crescita del 59,1% su base annua, con un picco di 6,06 milioni di spettatori simultanei nel giugno 2020. Rispetto alle altre piattaforme, il vantaggio di Twitch si traduce in un 67,7% di quota di mercato sul totale delle ore guardate, davanti a YouTube Gaming che ne detiene il 20%. Facebook Gaming è al terzo posto con l’11% mentre Mixer si deve accontentare del quarto con l’1,4%. Un vantaggio enorme sugli inseguitori, frutto di un’annata record. Basti pensare che il precedente record di spettatori collegati nello stesso momento era di 3,99 milioni, realizzato nell’agosto 2018.

Dalla ricerca emerge chiaramente anche il ruolo decisivo che la pandemia ha avuto in questa impennata di Twitch. Rimanendo nel campo delle visualizzazioni contemporanee, nel primo trimestre del 2020 la piattaforma acquisita nel 2014 dal gruppo di Jeff Bezos ha raggiunto quota 4,47 milioni (già record), per poi salire nel secondo trimestre ai già indicati 6.06 milioni. Twitch ha anche stabilito un nuovo record di oltre 5,06 miliardi di ore guardate durante il secondo trimestre del 2020, rispetto al precedente picco di 3,11 miliardi stabilito nel primo trimestre. Sempre nel secondo trimestre 2020, Twitch è passata da 121,40 milioni di ore di streaming a 192,70 milioni. Lo stesso vale per i canali unici, levitati da da 6,10 milioni nel periodo gennaio-marzo a 9,99 nel secondi tre mesi dell’anno.

Insomma, la battaglia sembra vinta in maniera schiacciante, ma la precisazione che si tratta di un risultato che vale di più “a Ovest” è importante. Ad Est, o per meglio dire Far East, cresce infatti la potenza di Tencent. Il colosso del mondo virtuale, proprietario di una fetta molto grande del mercato dei videogame, sta cercando un accordo per riunire sotto un’unica bandiera (la sua) i principali siti di live streaming cinesi, Huya e DouYu. Se questa operazione dovesse andare in porto, la nuova gigantesca piattaforma avrebbe una capitalizzazione di mercato superiore ai 10 miliardi di dollari, e una media di utenti mensili di più di 300 milioni: cifre che lascerebbero indietro anche Twitch.

Tutto questo a patto che gli USA non cerchino in qualche modo di ostacolare Tencent. Dopo il caso TikTok, infatti, la Casa Bianca ha infilato le mani nelle tasche di due società controllate dal gigante cinese, Epic Games e Riot Games, chiedendo a queste di fornire documentazione sui rispetti protocolli di sicurezza nella gestione dei dati personali dei cittadini statunitensi.

Al di là di questa azione, non c’è dubbio che la politica estera di Trump e del suo staff rimanga improntata ad un antagonismo economico nei confronti della Cina, ma di questi tempi il Presidente degli Stati Uniti ha qualche altro grattacapo a cui pensare: la perdita netta di consensi dopo il confronto con Biden e la recente ospedalizzazione per coronavirus. E forse la lotta a Tencent dovrà aspettare.

 

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