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L’emergenza Coronavirus porta la Federazione Internazionale a cancellare anche le gare di Are. Federica Brignone si porta a casa la Coppa Overall di sci alpino diventando la prima italiana nella storia a riuscirci.

Non l’ha potuta festeggiare “sul campo”, magari impreziosendo la sua già straordinaria annata con la sesta vittoria stagionale. Ma alla fine l’obiettivo Coppa del Mondo Overall per Federica Brignone è stata conclusa con successo, facendo della milanese trapiantata in Val d’Aosta la prima donna italiana a mettere le mani sul prezioso globo di cristallo.

Sarebbe sbagliato non considerare i tanti fattori “extra campo” che hanno dato una mano all’azzurra: la cancellazione delle gare di Are, ad esempio ha privato tutti gli appassionati di una coda finale pepatissima, in cui anche Mikaela Shiffrin era pronta a recitare la sua parte al rientro dopo il lungo stop in seguito alla morte del padre. Ciò premesso, sarebbe altrettanto sbagliato non mettere in luce i tanti meriti e la stagione incredibile messa in pista dalla figlia di Ninna Quario, che nel pacchetto ci ha messo anche le “Coppette” di gigante e combinata.

Cinque vittorie, tanti piazzamenti sul podio o comunque nelle parti alte della classifica, pochissimi errori e una capacità di adattarsi alle varie specialità che le hanno permesso di vincere in Combinata, Gigante e Super G, di andare a podio  in Discesa Libera e Slalom Parallelo e mettere assieme la bellezza di 1378 punti.

Volendo trovare un neo in questa strepitosa campagna della Brignone, quel centesimo lasciato sul terreno nel Super G di La Thuile, che alla fine dei giochi si è rivelato fatale impedendole di aggiungere alla bacheca anche la terza Coppa di specialità. Peccato, come peccato che questo trionfo storico sia arrivato in una delle stagioni più surreali che la lunga storia dello sci alpino ricordi.

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