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Matan Krakow è il 150° vincitore di un Main Event EPT nonché il 17° a riuscirci nella capitale della Repubblica Ceca, il 18° contando anche l’annata PSC 2018.

E’ successo ieri nella pokeroom del King’s Casino, inserita all’interno dell’Hilton Hotel di Praga, quando il giocatore israeliano ha battuto in heads-up il turco Bora Kurtulus. Il vincitore ha così potuto sollevare l’agognato trofeo e incassare l’assegno da 778.255 euro.

Non è la prima volta che un player di Israele si porta a casa un Main Event EPT. Prima di Metan Krakow ci era riuscito Uri Gilboa, vincitore a Sochi nel 2019 in un evento però quasi monopolizzato da giocatori dell’ex-URSS (soprattutto russi) e caratterizzato da un field di 563 entry contro le 1.224 registrazioni dell’EPT Praga 2025. A 54 anni, Matan Krakow firma quindi un trionfo storico, senza però dimenticare la resistenza opposta dal sorprendente Kurtulus, giocatore che si potrebbe definire amatoriale. “Avversario tosto,” ha detto l’israeliano alla fine del match, “ha giocato bene, io sono stato anche un po’ fortunato, soprattutto nell’ultima mano.

E’ il risultato di gran lunga più importante per il polacco che in passato è stato un giocatore professionista. Le sue annate migliori sono state il 2011, 2012 e 2013 quando è andato vicino al braccialetto WSOPE. Ha chiuso 4° nel 2.500 euro 6-max (2011) e poi 3° l’anno successivo nello stesso torneo, in entrambi i casi a Cannes. Nel 2014 è stato di nuovo 4°, questa volta nell’€2.000 NLH, a Enghien-les-Bains (sempre Francia). Poi ha macinato qualche altro buon risultato, ma niente di spettacolare. A quel punto, Matan Krakow è passato “dall’altra parte” diventando un pokeroom manager, senza però rinunciare mai al poker live giocato: una scelta che ieri gli ha dato ragione.

Del suo avversario in heads-up si sa molto poco, ad eccezione dei 15 itm realizzati prima di Praga: quasi tutti low buy-in, con un “best” da $11.500 ottenuto a Cipro nel 2024. Ciononostante, ieri Bora Kurtulus ha lottato come un leone meritandosi un secondo posto che vale €757.400, frutto del deal a tre con Krakow e con il greco Dimitrios Gkatzas, terzo classificato.

Questo è il payout del Final Table 8-handed dell’EPT Praga 2025 Main Event:

Per sapere come il torneo è giunto a questo epilogo dobbiamo tuttavia fare un breve salto indietro.

DAY 4

Il Day 4 ha ridotto il field da 45 agli ultimi 16 giocatori. La giornata ha premiato l’irlandese Conor O’Driscoll, primo grazie a un’ottima performance ma anche a due all-in decisivi vinti con A-K, uno dei quali contro Gianfranco Iaculli. L’italiano, chipleader a inizio Day 4 e protagonista fino a quel momento di un ottimo torneo, ha invece perso tre coin-flip (due partendo in leggero vantaggio). Alla fine ha chiuso 17° (€41.900), eliminato proprio nell’ultima mano del day 4. Out anche Antonio Sciacca, 31° per €22.200, mentre Filippo Ragone, terzo e ultimo italiano ancora presente, è riuscito a qualificarsi al Day 5.

Alle spalle di O’Driscoll si sono piazzati Emin Kurtulus, Ding Fan, Traian Stanciu e Dimitrios Gkatzas, racchiusi in appena dieci big blind di differenza. Più in basso (11° posto nel count) si è piazzata Maria Lampropulos, unica donna ancora in gara e nome più noto, vincitrice della PCA 2018. Il penultimo giorno dell’evento ha confermato anche la grande varietà del field rimasto in corsa: 14 Paesi ancora rappresentati, con solo Cina e Israele che vantano due giocatori ciascuna.

DAY 5

Nella penultima giornata il torneo si è ulteriormente ridotto fino ai sette finalisti. Bora Kurtulus, nonostante il suo mantra scherzoso “sono vecchio e stanco”, ha conquistato la vetta con 12.325.000 chips, mettendo una seria ipoteca sulla possibilità di diventare il primo giocatore turco campione in un EPT. Stesso obiettivo in chiave nazionale anche per l’indiano Paawan Bansal, per quanto più defilato nel chipcount (5°). Bansal è stato autore di un grande recupero dopo essere rimasto con solo 2 big blinds.

Matan Krakow ha invece indossato le vesti dell’inseguitore più vicino a Kurtulus con 9.700.000 chips, grazie a un colpo fondamentale che ha sancito l’eliminazione di Ding Fan in ottava posizione. Terzo posto per il rumeno Traian Stanciu (5.325.000), mentre O’Driscoll ha chiuso 7° con solo 8 bui rimasti.

Niente Final Day, invece, per Maria Lampropulos (14a per €50.300) e per Filippo Ragone. Il migliore degli italiani ha chiuso con un ottimo 10° posto da 72.400 euro – suo secondo incasso più alto finora – dopo essere partito da short e aver vinto due all-in. Al terzo, si è arreso contro i Kappa di Stanciu. Ottima comunque la sua performance che conferma quanto visto alle WSOPE 2025, dove Ragone ha chiuso terzo in un evento di PLO.

Filippo Ragone (credits RIHL)

FINAL DAY

Il tavolo finale del Main Event EPT Praga si è aperto con sette giocatori in corsa e Bora Kurtulus in testa, seguito da Matan Krakow. Proprio Krakow ha preso subito slancio centrando una scala nuts contro Traian Stanciu e, poco dopo, sorpassando Kurtulus grazie a una top pair che ha retto contro la coppia di 6 del turco. I due si sono rapidamente allontanati dal resto del field, arrivando a detenere oltre due terzi delle chips in gioco.

Conor O’Driscoll, partito con otto big blind, ha trovato un primo double-up con A-8 contro J-T di Vitezslav Cech. La sua rimonta si è però fermata in 6a posizione: flush draw vs trips di assi di Kurtulus e colore che non si chiude.

Nel frattempo, Paawan Bansal ha vissuto un’incredibile sequenza. Dopo essere rimasto con mezzo big blind quando i suoi K-K si sono scontrati con gli A-A di Stanciu, ha raddoppiato più volte, risalendo fino a sette big blind. La sua corsa, però, si è conclusa in quinta posizione, battuto da Stanciu e poi eliminato da un colore di Kurtulus.

Stanciu stesso ha ceduto poco dopo in quarta posizione, perdendo un colpo chiave contro Dimitrios Gkatzas. Il greco spilla A-A e fa triple-up ai danni di Stanciu (QQ) e Cech (JJ). Quest’ultimo, beniamino locale, è uscito settimo.

Rimasti in tre, i giocatori hanno raggiunto un accordo ICM: Kurtulus €757.400, Krakow €703.600, Gkatzas €574.600, lasciando €74.655 e il trofeo in palio. Gkatzas è poi uscito terzo quando il suo K-2 non ha trovato aiuti contro A-8 di Kurtulus.

L’heads-up è iniziato con Krakow leggermente avanti (19,1M vs 17,5M) e ha visto subito due hero call fondamentali dell’israeliano che hanno ridotto lo stack di Kurtulus. Quest’ultimo, però, ha accorciato le distanze con alcune triple barrel efficaci.

Dopo una pausa sigaretta richiesta da Kurtulus, la mano decisiva. Krakow apre, Kurtulus 3-betta con 8♦8♥, il polacco chiama. Il flop recita 4♥K♦5♥. Kurtulus punta forte, Krakow va all-in e il turco mette in mezzo i restanti 11,1 milioni. Krakow chiama e mostra 7♦6♦, progetto di scala bilaerale che al turn A♦ diventa anche flush draw. Il 4♦ al river completa il colore di Krakow, consegnandogli vittoria e trofeo.

Bora Kurtulus (credits RIHL)

Immagine di testa: Metan Krakow (credits RIHL)

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