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Ripartire oggi non è semplice. Tornare a schierare la formazione non è il solito gesto meccanico del venerdì o del sabato mattina, ma quasi un atto di resistenza emotiva. Non per i problemi di infermeria – fortunatamente questa pausa per le nazionali ha risparmiato molti dei nostri beniamini – bensì per ciò che ci portiamo dentro dopo l’ennesima ferita azzurra. I quattro gol incassati contro la Norvegia a San Siro bruciano ancora, eccome se bruciano. Restano negli occhi, rimangono incollati ai pensieri, si trasformano in quella paura che nessun tifoso vorrebbe mai pronunciare ad alta voce: e se restassimo fuori dal Mondiale per la terza volta consecutiva? Eppure, non si può vivere di timore. Ce lo insegna la letteratura, ce lo ricorda la nostra stessa storia. Virgilio, guidando Dante attraverso l’Inferno, gli ricorda che solo affrontando il buio si può tornare a “riveder le stelle”. E forse questa dodicesima giornata di Serie A assomiglia proprio a questo: un ritorno alla normalità dopo due settimane di inferno calcistico, sospesi tra nazionali, delusioni, polemiche e fantasmi che non abbiamo mai davvero esorcizzato.

L’attesa, però, è finita. La Serie A riapre i battenti con un turno che promette spettacolo e tensione: Inter-Milan, Napoli-Atalanta, Fiorentina-Juventus. Partite che valgono molto più di tre punti e che, come sempre, hanno un peso specifico enorme anche per chi vive il calcio in versione fantacalcio. È qui che entra in gioco la freddezza, la capacità di separare il cuore dalla testa, la passione dall’analisi. Perché per quanto il morale possa essere a terra, le decisioni vanno comunque prese. Il contesto non aiuta. Le insidie del turnover sono dietro l’angolo, complice un turno di coppe europee che incombe e che rischia di stravolgere gerarchie e minutaggi. Gli allenatori reali dovranno gestire energie e uomini, mentre i fantallenatori saranno chiamati all’ennesimo esercizio di equilibrismo: incastrare ballottaggi, intuire le rotazioni, capire chi stringerà i denti e chi invece tirerà il fiato. È in questo scenario che vi diamo 5 giocatori da schierare e 5 da evitare per la giornata che incombe. Perché, anche quando il contesto è buio, il fantacalcio – nel suo piccolo – resta la nostra bussola per provare a… riveder le stelle!

Palestra in Cagliari Genoa

Il Cagliari va a caccia di un successo che manca ormai da oltre due mesi, dall’ultima gioia arrivata sul campo di Lecce. Occhi puntati su Palestra, sempre più prezioso nello scacchiere della squadra: schierato sulla linea difensiva, di fatto si comporta come un centrocampista aggiunto, spingendo con continuità e diventando un’interessante opzione in chiave bonus. Noi lo schieriamo!

Berardi in Sassuolo Pisa

Berardi è uno di quei nomi che, quando entra in ritmo, cambia completamente le gerarchie al fantacalcio. Dopo un avvio di stagione altalenante, nelle ultime gare ha ritrovato brillantezza, numeri e soprattutto centralità nel gioco del Sassuolo. I continui tagli verso il centro, la qualità nelle conclusioni e il ruolo da rigorista lo rendono una scelta obbligata in questa giornata. Contro il Pisa, in una partita che si preannuncia favorevole, Mimmo ha tutte le carte in regola per lasciare il segno, sia in termini di gol sia di assist. Se lo hai in rosa, è uno di quei giocatori che non puoi permetterti di lasciare in panchina.

Kean in Fiorentina Juventus

Sabato pomeriggio i riflettori sono puntati su una sfida tra due squadre che arrivano al match dopo il recente cambio di guida tecnica. In questo contesto, Moise Kean è una scelta da schierare senza troppe esitazioni: la Juventus potrebbe non aver ancora assimilato del tutto i nuovi meccanismi tattici portati da Spalletti, e questo può aprire spazi interessanti per gli attaccanti avversari. Goal dell’ex?

Basic in Lazio Lecce

La Lazio prova a rimettersi in carreggiata dopo lo stop di San Siro, affrontando un Lecce che arriva da due risultati positivi e con maggiore fiducia. Il match si preannuncia equilibrato, con alcuni profili interessanti anche in chiave fantacalcio. Zaccagni sarebbe troppo scontato, per questo andiamo su Basic. Richiamato inizialmente per necessità, si è ritagliato minuto dopo minuto uno spazio sempre più consistente nelle rotazioni della Lazio. Non è una prima scelta, ma proprio per questo può trasformarsi in una mossa intrigante da scommessa: per questo turno è una vera sorpresa da giocarsi.

Orban in Verona Parma

Scontro salvezza ad altissima tensione tra due squadre che arrivano da pareggi di peso diverso ma con lo stesso bisogno di punti. Il Parma deve fare i conti con diverse emergenze di formazione, a partire dall’assenza prolungata di Suzuki tra i pali, un fattore che può incidere sugli equilibri della partita. Proprio per questo, Orban diventa una scelta molto interessante in ottica low cost per il reparto offensivo: il suo profilo si presta bene a una partita sporca, intensa, dove anche una singola occasione può trasformarsi in bonus pesanti.

5 da evitare

In una giornata così insidiosa, tra rientri dalle nazionali, turnover e big match sparsi lungo il weekend, alcune scelte rischiano di trasformarsi in veri boomerang per i fantallenatori. Meglio evitare profili che, per rendimento recente o per il tipo di partita che li attende, non offrono sufficienti garanzie. Borrelli continua a faticare come riferimento offensivo del Cagliari e resta una scelta poco affidabile in zona bonus. Dominguez non ha ancora trovato continuità nel Bologna e il suo impatto nelle ultime uscite è stato troppo modesto per essere rilanciato con serenità. Cutrone vive un momento complicato e fatica a incidere sotto porta, rendendolo un’opzione piuttosto rischiosa in una sfida delicata. Anche Neres non convince: tanta corsa e qualche spunto, ma pochi numeri concreti per il fantacalcio. Infine, Tramoni si conferma come una delle delusioni di questa fase di stagione, con prestazioni spesso al di sotto delle aspettative e scarso peso offensivo. In questo turno, meglio guardare altrove.