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Una finale che ha rispettato solo per metà i favori del pronostico iniziale, tradito dal numero uno del mondo che è uscito all’esordio del Rolex Paris Masters, l’ultimo Master 1000 della stagione, che oggi assegnerà la corona di vincitore ad uno tra il numero 2 del mondo, il nostro Jannik Sinner e il numero 10 del mondo Felix Auger-Aliassime.

La partita comincerà alle ore 15:00, come è ovvio senza dover attendere l’esito e la chiusura di match precedenti, per cui tutti gli appassionati di tennis italiani, saranno inchiodati di fronte alla televisione, sintonizzati sui canali Sky per assistere alla finale che vede l’altoatesino decisamente favorito.

I precedenti

Cominciamo dai precedenti tra Sinner e Auger-Aliassime, meno numerosi rispetto a quelli che l’azzurro ha giocato in carriera con Zverev, di cui vi abbiamo dato conto sul prr-match di ieri, cinque in totale, di cui uno che non si è nemmeno disputato.

Il computo complessivo dice due vittorie per parte, oltre al ritiro del nostro connazionale all’Open di Madrid del 2024, fermato per un problema fisico a poche ore dal match.

Rimangono dunque altri 4 incontri, tre sulla superficie dura e un altro sulla terra battuta, ancora una volta a Madrid, nel primo scontro che i due hanno giocato l’uno contro l’altro, vinto dal canadese 2 set a zero.

Auger-Aliassime ha concesso il bis qualche mese dopo a Cincinnati, questa volta al terzo set, mentre i due incontri più recenti, e per questo molto più significativi, anche perché giocati sul cemento, sono stati disputati quest’anno, il primo agli US OPEN, quando Sinner vinse al quarto e il secondo questa estate nella rivincita di Cincinnati, quando l’azzurro diede una sonora lezione al canadese, 6-0/6-2 ai quarti di finale, in soli 48 minuti di gioco.

In relazione al percorso del  Rolex Paris Masters, Sinner e Aliassime hanno giocato entrambi 4 partite ciascuno, il primo senza concedere nemmeno un set ai vari Bergs, Cerundolo, Shelton e Zverev, mentre un po’ meno liscio è stato il cammino del canadese, soprattutto all’inizio, quando ha concesso un set a Muller ed Altmaier, prima di liberarsi in due sole frazioni di gioco di Vacherot e Bublik.

Sinner e la superficie

Non sono in pochi ad aver affermato in questi giorni che Sinner sia stato aiutato dalla superficie del nuovo impianto in cui si gioca il  Rolex Paris Masters, la Defense Arena, indicata da molti come la più lenta tra i tornei sul duro che si sono giocati quest’anno.

Questo è probabilmente vero, visto che la potenza dei colpi che Sinner può imprimere in condizioni di questo tipo, è aiutata dalla preparazione ai colpi stessi, con maggiore rotazione e accuratezza nella ricerca degli angoli.

Ma è altrettanto vero che quando si gioca su superfici molto più veloci, si ripropone lo stesso discorso in relazione alla capacità dell’azzurro di reagire con prontezza alla maggiore rapidità degli scambi, tagliando il campo a qualsiasi avversario che non tiene lo stesso ritmo dell’italiano, per cui in pratica tutti, tranne Alcaraz.

Insomma, se vogliamo farla breve, tutti i campi favoriscono Sinner, semplicemente perché è uno dei due più forti giocatori del mondo senza sé e senza ma, con buona pace dei detrattori.

Le chiavi tattiche della finale di Parigi

Sinner arriva da una semifinale dominata 6-0 6-1 a Zverev in appena un’ora scarsa, prestazione che lo ha messo a una sola vittoria dal tornare n.1 della classifica ATP. La sua striscia indoor è salita a 25 successi consecutivi: dati che raccontano ritmo, pulizia tecnica e gestione dei momenti caldi.

Dall’altra parte, Auger-Aliassime ha tenuto la barra dritta con Bublik: 7-6 6-4, partita ben amministrata al servizio che lo ha proiettato in finale e rilanciato verso Torino nella Race verso le ATP FInals per un posto al quale aspira anche il nostro Lorenzo Musetti.

Sapremo tutto alla fine dei tornei di Atene e Metz, in cui Musetti deve vincere e Auger-Aliassime deve uscire prima delle semifinali affinché si qualifichi il carrarino, una specie di miracolo…

FAA, quando serve bene, tiene il match in equilibrio, ma sulla seconda soffre chi accorcia il tempo in risposta e gli “morde” la prima palla dopo il rientro. Sinner, in questa settimana, sta entrando coi piedi nel campo e soprattutto sul lato del rovescio è pronto a cambiare lungolinea al primo accenno di palla neutra: se apre quell’angolo, costringe Felix a difendersi col rovescio in corsa o a lasciare metà campo al dritto italiano.

Il canadese fa male con lo schema servizio + dritto, inside-out e poi inside-in. La chiave per lui è percentuale di prime alta e la scelta pulita del colpo successivo: se il campo lento lo costringe a un colpo in più, deve fidarsi di venire avanti quando sfonda sul dritto, dove ha mani solide per la volée. Se resta piantato dietro, Sinner lo intrappola nella diagonale di rovescio e poi lo spezza col cambio in linea.

Tutti gli altri scenari che esulano da questi appena descritti, sono favorevoli a Sinner.

Dove vedere il Master 1000 di Parigi

Per quanto riguarda il nostro territorio nazionale, i diritti del Rolex Paris Masters, il Master 1000 di Parigi, sono stati acquisiti da Sky, ragion per cui i match saranno visibili a favore degli abbonati della piattaforma, su Sky Sport Uno, Sky Sport Tennis e Sky Sport Arena.