Il 3 aprile di quest’anno è uscita su Netflix la serie animata Devil May Cry. L’impatto molto positivo dei primi 8 episodi è stato tale da indurre la nota piattaforma di video on demand ad annunciare una nuova stagione, in programma per il 2026.
Il risultato sorprende fino a un certo punto, poiché dietro a questa successo televisivo c’è un videogame molto famoso e apprezzato dai giocatori.
DEVIL MAY CRY: IL VIDEOGIOCO
La saga videoludica Devil May Cry, creata da Capcom e diretta da Hideki Kamiya, fa il suo esordio nel 2001 su PlayStation 2. Il primo capitolo era inizialmente concepito come un seguito di Resident Evil 4, ma ben presto si è trasformato in un videogame a sé stante, capace di ridefinire il genere dell’action-adventure tridimensionale. Il merito va soprattutto alle combo stilizzate, al ranking di stile e alle ambientazioni gotiche che arricchiscono la serie di videogiochi di azione e spettacolo.
Il protagonista della storia è Dante, figlio del demone Sparda e dell’umana Eva. Nonostante la parentela soprannaturale, Dante diventa un cacciatore di demoni e protettore di umani, esattamente come aveva fatto tempo prima suo padre. Nei giochi successivi – da Devil May Cry 3 (2005) a Devil May Cry 5 (2019) – la trama si espande, introducendo Vergil, Nero e l’ordine del demone, così da creare un universo narrativo coerente ma complesso.
L’aggiunta di un visual accattivante e di meccaniche di gioco ad alta adrenalina hanno consegnato a questa serie – che conta 5 titoli principali e svariate edizioni speciali – un successo notevole: oltre 30 milioni di copie vendute negli anni e un forte impatto sulla scena videoludica. Non solo, ma la stessa popolarità della serie videoludica ha alimentato una diffusione cross-mediale.
Dal videogame Devil May Cry sono nate light novel, manga, fumetti, action figure e persino adattamenti animati. È in questo contesto che prende forma la serie TV animata.

LA SERIE ANIMATA: UN NUOVO CAPITOLO
La versione televisiva di Devil May Cry – prodotta da Studio Mir e sviluppata da Adi Shankar per Netflix – è ambientata in un mondo urbano fantasy. La storia segue Dante nel suo lavoro da cacciatore di demoni, ostacolato da un nuovo antagonista noto come White Rabbit e coinvolto in un’invasione demoniaca della Terra.
Dal punto di vista tecnico e narrativo, lo show mantiene molte delle caratteristiche che hanno reso celebre il videogioco: ritmo serrato, action spettacolare, protagonisti iconici e un’estetica fortemente stilizzata. Il salto che compie è però interessante: non semplicemente riprodurre il gioco, ma reinterpretarlo in chiave seriale, aggiungendo trame collaterali e nuovi personaggi.
Questa combinazione di fedeltà ed espansione grazie al media televisivo ha fatto sì che la serie raggiungesse non solo gli appassionati del videogame ma anche chi non ha giocato il videogame. Il tutto con un effetto benefico anche per il videogame originale.
Anche in virtù di questo, la serie è stata rinnovata per una seconda stagione già a metà aprile 2025.
Tuttavia è necessario evidenziare che la produzione si rivolge a un pubblico maturo: combattimenti violenti, linguaggio adulto e atmosfere cupe ne fanno un prodotto destinato agli spettatori più esperti.
Chi guarda Devil May Cry deve essere consapevole della natura violenta e delle tematiche demoniache. Come segnala un noto servizio di valutazione media, “la serie è piena di battaglie con armi da fuoco, spade, esplosioni e creature che compaiono all’improvviso“. Inoltre, pur seguendo la saga dei videogame, l’ordine cronologico narrativo può differire rispetto ai titoli perché l’anime introduce nuovi elementi non canonici rispetto ai giochi.
In conclusione, la serie animata Devil May Cry rappresenta un passaggio importante per il franchise: dal videogioco al piccolo schermo, dall’action puro alla struttura seriale. Il talento dei creatori, la forza iconica del brand e la produzione di qualità fanno di questo adattamento un esperimento riuscito e un’occasione perfetta per celebrare Dante e le sue battaglie contro l’Inferno.
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