Dare continuità. È questa la parola d’ordine in casa Napoli alla vigilia della trasferta di Eindhoven. Dopo la vittoria convincente contro lo Sporting Lisbona, la squadra di Antonio Conte è chiamata a confermarsi in Champions League contro un avversario di tutt’altro profilo: il PSV. Gli olandesi, storicamente ostici tra le mura amiche del Philips Stadion, rappresentano un test di maturità per un Napoli che cerca equilibrio e identità, oltre ai tre punti. La sconfitta in campionato contro il Torino ha lasciato qualche scoria, soprattutto sul piano mentale. È vero: l’assenza di pedine importanti come Hojlund e McTominay ha pesato, ma non può né deve diventare un alibi. Quest’anno, a differenza della scorsa stagione, il calendario impone ritmi serrati, con partite ogni tre giorni. Gli azzurri devono dunque dimostrare di essere pronti alla sfida più grande: rendere il Napoli protagonista non solo in Italia, ma anche sul palcoscenico europeo.
La ricerca di un equilibrio da parte di Conte
Antonio Conte, approdato a Napoli l’anno scorso con l’obiettivo di ridare energia, compattezza e ambizione sa bene che la Champions League è il banco di prova ideale per valutare la maturità mentale e tattica raggiunta proprio grazie alla straordinaria vittoria del titolo nella passata stagione. Contro il PSV, il tecnico pugliese punterà ancora una volta sui principi che da sempre contraddistinguono le sue squadre: solidità difensiva, organizzazione collettiva e ripartenze fulminee. Il 4-1-4-1 disegnato da Conte è ancora un cantiere aperto: servirà tempo per vederlo esprimersi al massimo, è vero, ma il potenziale non manca.
Questione infortunati
La sconfitta con il Torino ha lasciato altri due infortunati. È questa la fotografia del momento in casa Napoli: Rasmus Hojlund e Scott McTominay, seduti in tribuna, hanno rappresentato la scena più amara di un sabato da dimenticare. L’allarme era nell’aria già dalla vigilia, ma la conferma è arrivata alla consegna delle distinte: nessuno dei due nemmeno in panchina. Poco dopo, il comunicato del club ha fatto chiarezza – trauma contusivo alla caviglia sinistra per McTominay, affaticamento muscolare alla coscia sinistra per Hojlund – privando Conte di due pedine fondamentali nello scacchiere azzurro.
Post partita con il Torino
Il tecnico ha spiegato la situazione nel post partita: “Se erano qui, era per giocare. Scott ha avuto un taglio profondo e ha dovuto mettere sei punti, Rasmus è arrivato stanco dopo la nazionale. Meglio non rischiare: a casa mia si dice meglio un cavallo sano di uno zoppo”. Parole che raccontano prudenza, ma anche un principio chiaro: niente alibi e niente rischi inutili. Conte non vuole forzare i tempi di recupero, convinto che il gruppo debba imparare a reggere anche senza i suoi leader.
La verità, però, è che senza Højlund e McTominay il Napoli perde molto. Il danese, in forma scintillante con sei gol a ottobre tra club e nazionale, garantisce profondità e concretezza, mentre lo scozzese rappresenta equilibrio e presenza fisica nel cuore del centrocampo. In loro assenza, Conte ha provato a riorganizzare la squadra, affidando la regia a Gilmour, ma la manovra è apparsa più lenta e prevedibile, soprattutto senza il consueto faro Lobotka, anch’egli ai box fino alla prossima sosta. A due giorni dalla sfida di Eindhoven, la corsa contro il tempo è cominciata. Le chance di vedere McTominay in campo restano minime, mentre per Hojlund si tenterà un recupero last minute. Ma una cosa è certa: martedì, contro il PSV, servirà il miglior Napoli possibile — o almeno quello più affamato.
Un PSV ferito ma pericoloso
Dall’altra parte, il PSV arriva all’appuntamento con il dente avvelenato. La sconfitta interna all’esordio contro l’Union Saint-Gilloise (1-3) ha sorpreso molti, ma gli uomini di Peter Bosz hanno reagito con un pareggio di carattere in casa del Bayer Leverkusen (1-1), dimostrando di saper alzare il livello contro avversari di rango. In Eredivisie, il PSV continua a macinare punti e prestazioni: calcio verticale, intensità feroce e un pressing asfissiante. La squadra olandese ama tenere il pallone, ma lo fa per ferire: poche pause, grande aggressività e movimenti coordinati che spingono gli avversari a commettere errori in costruzione.
Lang, l’ex che lasciarà il segno?
A rendere la serata ancora più interessante c’è la storia di Noa Lang, passato in estate proprio dal PSV al Napoli. Per l’esterno olandese sarà una gara dal sapore speciale, il ritorno in quello stadio che per anni lo ha visto crescere e maturare, ma che ora lo accoglierà da avversario. Chissà se Conte gli darà minutaggio sapendo che il goal dell’ex è un classico nel calcio (vedere il marcatore dell’ultima sconfitta dei partenopei).
In palio ci sono più di tre punti.
Se è vero che la Champions League non perdona, è altrettanto vero che può diventare il terreno più fertile per rialzarsi. Martedì sera, a Eindhoven, Conte e i suoi andranno a caccia di conferme. Con la consapevolezza che la strada intrapresa è quella giusta, ma che solo la continuità può trasformare la speranza in realtà.
Quando e dove si disputerà la sfida?
Tutto pronto per una notte di Champions ad alta tensione: PSV e Napoli si sfidano martedì 21 ottobre 2025 al leggendario Philips Stadion di Eindhoven per la terza giornata della fase a gironi.
Il calcio d’inizio è fissato per le 21:00, e promette scintille: atmosfera bollente, palcoscenico europeo e una posta in palio già pesantissima.
Dove guardare il match?
Il big match tra PSV e Napoli sarà un’esclusiva Sky: appuntamento in diretta su Sky Sport Calcio e al canale 253. Niente diretta in chiaro su TV8, dunque: per vivere le emozioni della sfida servirà sintonizzarsi su Sky.
Le probabili formazioni della gara
PSV (4-3-3): Kovar; Salah-Eddine, Gasiorowski, Obispo, Mauro Junior; Veerman, Schouten, Saibari; Perisic, Man, Til. All. Bosz.
NAPOLI (4-1-4-1): Milinkovic-Savic; Spinazzola, Beukema, Juan Jesus, Gutiérrez; Gilmour, Politano, Anguissa, De Bruyne, Lang; Lucca. All. Conte.


