Il Mondiale di Formula 1 2025 entra ufficialmente nella sua fase decisiva. Dopo la tappa di Singapore, che ha visto George Russell tornare al successo con una prestazione magistrale sotto le luci del Marina Bay, il circus si sposta oltreoceano per il Gran Premio degli Stati Uniti, diciannovesimo appuntamento stagionale. Sul tracciato di Austin, teatro di duelli epici e di momenti cruciali nella storia recente del campionato, si disputerà anche la penultima Sprint Race dell’anno, elemento che rende il weekend ancora più carico di attese e tensione.
McLaren padrona, ma il titolo piloti è ancora aperto
La stagione 2025 ha consacrato in modo inequivocabile la supremazia della McLaren, capace di assicurarsi con largo anticipo il titolo costruttori, doppiando letteralmente la concorrenza e dimostrando una solidità tecnica e strategica invidiabile. Tuttavia, il trofeo più ambito – quello della classifica piloti – è ancora tutt’altro che deciso. A comandare la graduatoria c’è Oscar Piastri, protagonista di una stagione costante e priva di sbavature, in cui ha saputo capitalizzare ogni occasione utile. L’australiano arriva ad Austin con 22 punti di vantaggio su Lando Norris, suo compagno di squadra e primo rivale diretto nella corsa al titolo. Un margine rassicurante, ma non ancora sufficiente per dormire sonni tranquilli, soprattutto in un weekend in cui saranno in palio ben 33 punti complessivi tra Sprint Race e gara domenicale.
Piastri contro Norris: una rivalità interna che infiamma il Mondiale
Il duello tutto in casa McLaren è la chiave di lettura più intrigante di questa fase finale del campionato. Dopo mesi di dominio arancione, la tensione all’interno del box è salita di colpi. A Singapore, i due piloti si sono sfiorati in partenza, con manovre al limite e scintille che hanno fatto rivivere alla memoria storici scontri tra compagni di squadra: da Senna-Prost a Rosberg-Hamilton. Piastri, più freddo e calcolatore, ha finora costruito la sua leadership sulla costanza e sulla capacità di limitare i danni nei momenti difficili. Norris, invece, ha alternato acuti straordinari a qualche errore di troppo, ma il suo ritmo puro resta spesso superiore. Ad Austin, circuito che esalta la precisione in curva e la stabilità in frenata la sfida tra i due potrebbe assumere contorni decisivi. In palio non ci sarà solo la gloria personale, ma anche la gestione dei rapporti interni al team, che dovrà mantenere l’equilibrio tra le ambizioni dei suoi due giovani fenomeni.
Verstappen non molla: la rincorsa disperata del campione
Alle loro spalle, a distanza di 63 punti dal leader, si trova Max Verstappen. L’olandese, pur non vivendo la stagione dominante a cui ci aveva abituati, non ha alcuna intenzione di arrendersi. Il Circuit of The Americas non è mai stato un terreno particolarmente ostile per la Red Bull, anche se il tracciato texano esalta le vetture con stabilità aerodinamica e ottima trazione in uscita di curva, caratteristiche che in questa stagione hanno spesso premiato la McLaren. Tuttavia, Verstappen ha dimostrato più volte di saper tirare fuori prestazioni straordinarie anche in condizioni difficili, e la sua motivazione resta altissima. “Finché ci sono punti in palio, io ci credo”, ha dichiarato recentemente. Una frase che riassume perfettamente il suo spirito combattivo e che lascia intendere che il COTA potrebbe essere il palcoscenico di un ultimo grande assalto al titolo.
Un weekend cruciale anche per la Sprint Race
La presenza della Sprint Race aggiunge ulteriore pepe al fine settimana. Con punti preziosi assegnati già al sabato, ogni errore può pesare come un macigno. Per Piastri e Norris sarà fondamentale trovare subito il giusto bilanciamento della vettura, evitando di compromettere la strategia per la gara lunga. Verstappen, dal canto suo, sa che la Sprint rappresenta una delle ultime opportunità per rosicchiare punti e rilanciare le sue ambizioni. Anche George Russell, reduce dalla vittoria di Singapore, potrebbe inserirsi nella lotta, mentre Ferrari e Mercedes cercheranno di difendere l’onore con risultati solidi in un circuito che in passato ha regalato soddisfazioni.
Verso un finale infuocato
Il GP degli Stati Uniti 2025 si preannuncia come un crocevia decisivo nella corsa al titolo mondiale. McLaren arriva da padrona, ma il duello tra Piastri e Norris rischia di diventare una battaglia psicologica tanto quanto sportiva. Sullo sfondo, un Verstappen affamato di rivincita attende il minimo errore per riaprire i giochi. Con sei appuntamenti complessivi prima del gran finale, ogni punto può cambiare la storia. Ad Austin non si correrà solo per vincere una gara: si correrà per il destino di un campionato che promette un finale da thriller.
Date, Orari, Qualifiche e Gara del GP degli Stati uniti
Venerdì 17 ottobre
- Prove Libere: ore 19:30
- Sprint Qualifying: ore 23:30
Sabato 18 ottobre
- Sprint Race: ore 19:00
- Qualifiche ufficiali: ore 23:00
Domenica 19 ottobre
- Gara: ore 21:00
Dove vedere il GP?
L’intero weekend sarà trasmesso in diretta su Sky, sui canali Sky Sport F1 (207) e Sky Sport Uno (201). Gli abbonati potranno seguire l’evento anche in streaming su NOW e su Sky Go. In chiaro, TV8 manderà in onda in diretta la Sprint Race e le qualifiche, mentre la gara di domenica verrà proposta in differita alle 22:30.
Caratteristiche del circuito
Il Circuit of the Americas (COTA)) è stato inaugurato nel 2012 con l’intenzione di unire una varietà di curve emblematiche di altre piste del campionato mondiale di Formula 1 come per esempio Silverstone, Hockenheim e Istanbul. È una pista lunga 5.513 metri con 20 curve, presentando una differenza di altitudine totale di 41 metri. Una delle caratteristiche più distintive del COTA è la ripida salita subito dopo il via, simile al primo settore del Red Bull Ring. Successivamente, il circuito presenta una serie di curve a “esse” che richiamano tratti di piste come Silverstone e Suzuka, seguite da un rettilineo e una sezione caratterizzata da curve lente e tortuose, simili a quelle di un circuito cittadino, che sfociano in una curva a molteplici raggi, ispirata alla celebre curva 8 dell’Istanbul Park. Le numerose curve nel primo settore richiedono un elevato carico aerodinamico, mentre i due lunghi rettilinei del tracciato costringono i team a trovare un compromesso nella configurazione aerodinamica.


