La MotoGP saluta l’Europa e si prepara a vivere una fase decisiva della stagione con la prima tappa del lungo tour asiatico: si parte dal Giappone, terra di storia e passione per il motociclismo, con il Gran Premio di Motegi che segna il diciassettesimo appuntamento del Motomondiale 2025.
Quello del Twin Ring Motegi non è solo un semplice GP: qui, infatti, potrebbe arrivare il primo verdetto iridato dell’anno, con Marc Marquez che ha la concreta possibilità di chiudere i giochi e conquistare il suo nono titolo mondiale, il settimo nella classe regina, con ben cinque gare d’anticipo. Un risultato che, se ottenuto, entrerebbe di diritto nella storia di questo sport e che avrebbe un sapore speciale per più di un motivo. Non solo perché arriverebbe in casa della Honda, il team che lo ha portato nell’élite della MotoGP e con cui ha costruito gran parte della sua leggenda, ma anche perché il circuito giapponese è stato spesso teatro di momenti cruciali nella carriera del campione di Cervera.
Marc Marquez: a un passo dal nono titolo
Il principale protagonista del fine settimana sarà senza dubbio Marc Marquez. Il pilota della Ducati si presenta a Motegi con un vantaggio di 182 punti sul fratello Alex, attualmente secondo in classifica con la Gresini. Un margine così consistente che lascia pochi scenari aperti: al #93 sarà sufficiente conquistare tre punti in più rispetto ad Alex durante il weekend per assicurarsi matematicamente il titolo mondiale, chiudendo la lotta per il campionato con cinque gare d’anticipo. La storia tra Marquez e Motegi è ricca di ricordi speciali. Qui, il fuoriclasse spagnolo ha vinto cinque volte, tra Moto2 e MotoGP, e ha spesso dato spettacolo con rimonte e sorpassi mozzafiato. Indimenticabile, ad esempio, la gara del 2012 in Moto2, quando, partito dall’ultima posizione, riuscì a rimontare fino al secondo posto con una prestazione che divenne leggenda.
Quest’anno, l’occasione ha un sapore particolare. Dopo l’addio alla Honda al termine del 2023, Marquez ha trovato nella Ducati la moto perfetta per tornare ai vertici. Il suo 2025 è stato un dominio quasi assoluto: vittorie, costanza e una leadership tecnica che ha trascinato l’intero team. Conquistare il titolo proprio sul circuito di proprietà della Honda equivarrebbe a una sorta di rivincita sportiva, chiudendo simbolicamente un cerchio e confermando la scelta coraggiosa fatta un anno e mezzo fa.
La sfida per il podio iridato
Se la lotta per il titolo sembra ormai decisa, resta apertissima la battaglia per il terzo posto in campionato. Qui entrano in gioco due grandi protagonisti italiani: Pecco Bagnaia e Marco Bezzecchi. Bagnaia, campione in carica nel 2023, arriva a Motegi reduce da un fine settimana complicato a Misano, dove ha chiuso con zero punti, compromettendo parte del suo vantaggio. Ora deve riscattarsi e difendere la sua posizione dagli attacchi di Bezzecchi, che con la sua Aprilia sta vivendo un finale di stagione in grande crescita. Solo 8 punti separano i due, una distanza minima che promette scintille in pista.
Per Bagnaia si tratta di un momento chiave: difendere il terzo posto significherebbe concludere una stagione difficile con un risultato comunque prestigioso, mentre per Bezzecchi la possibilità di salire sul podio mondiale rappresenterebbe una consacrazione, oltre che un segnale importante in vista del 2026. Alle loro spalle, attenzione anche a piloti come Jorge Martin e Fabio Quartararo, pronti ad approfittare di eventuali errori per inserirsi nella lotta e raccogliere punti pesanti.
Dunque cosa aspettarsi?
Il GP del Giappone 2025 si preannuncia come uno degli eventi più importanti della stagione. Tutti gli occhi saranno puntati su Marc Marquez, pronto a scrivere una nuova pagina della sua leggendaria carriera, ma le storie parallele che si intrecceranno sul tracciato di Motegi renderanno il weekend imperdibile per ogni appassionato di MotoGP.
Il Twin Ring è pronto: la battaglia sta per iniziare, e con essa l’ultima, decisiva fase di un campionato che resterà negli annali.
Date, Orari, Qualifiche e Gara del GP del Giappone
Venerdì 26 settembre
- FP1 MotoGP: ore 3:45-4:30
- Prove MotoGP: ore 8:00-9:00
Sabato 27 settembre
- FP2 MotoGP: ore 3:10-3:40
- Qualifiche MotoGP: ore 3:50-4:30
- Sprint MotoGP: ore 8:00
Domenica 28 settembre
- Warm-Up MotoGP: ore 2:40-2:50
- Gara MotoGP: ore 7:00
Dove vedere il GP?
L’intero weekend di gara sarà visibile in diretta su Sky Sport MotoGP, con possibilità di streaming tramite Sky Go e NOW. Gli appassionati potranno inoltre seguire in chiaro su TV8 sia le qualifiche che la Sprint Race del sabato, mentre la gara di domenica verrà trasmessa in differita, con il seguente orario MotoGP alle 14:00.
Caratteristiche del circuito
Il GP nipponico ha una storia peculiare. Nasce negli anni ’60, senza però riuscire a trovare piena legittimità. Primo perché non comprende la classe regina. Secondo perché è caratterizzato da innumerevoli defezioni. La corsa viene, pertanto, rapidamente liquidata, senza più tornare in calendario per due decenni. Cionondimeno, negli anni ’80 cambia tutto. L’economia del Giappone è in prepotente crescita e questo consente a Honda, all’epoca protagonista assoluta sia nel Motomondiale che in F1, di investire con decisione persino nelle infrastrutture. Così, a partire dal 1987, il Sol Levante assurge al ruolo di tappa fissa, arrivando finanche a ospitare due gare nella medesima stagione. Nel corso del tempo, il GP ha cambiato palcoscenico. Inizialmente l’autodromo deputato a organizzarlo era Suzuka, abbandonato per ragioni di sicurezza dopo la tragica edizione 2003, funestata dalla morte di Daijiro Kato. Così, dal 2004 si corre a Motegi, pista già entrata nel giro iridato grazie al cosiddetto “Gran Premio del Pacifico”. I protagonisti di questo weekend, Bagnaia e compagni, si daranno battaglia sul circuito Twin Ring di Motegi in Giappone. Il nome deriva dal fatto che al suo interno ospita due tracciati differenti, uno ovale e uno stradale. Il tracciato, dove gareggeranno i piloti per 24 giri, misura 4,801 km, per una distanza totale di 115,2 km. Il layout prevede 8 curve a destra, 6 a sinistra e un rettilineo lungo 762 metri
