Dopo undici titoli consecutivi vinti dal Bayern Monaco, il Bayer Leverkusen di Xabi Alonso aveva posto fine ad una dittatura che, a conti fatti, visto l’esito dell’ultimo campionato disputato e vinto proprio dai bavaresi, si era presa soltanto una pausa di riflessione.
Ora che la Bundesliga sta per ricominciare, però, sono tutti ai nastri di partenza. E la voglia di sorprendere, in un campionato così ricco di talenti, è il requisito minimo per parteciparvi. Si riparte dunque da zero, sapendo che anche se il dittatore è forte non è però imbattibile.
Il calendario della Bundesliga 2025/26
La 63ª edizione della Bundesliga comincerà venerdì 22 agosto con la partita inaugurale tra Bayern Monaco e Lipsia all’Allianz Arena di Monaco. Il match sarà trasmesso in diretta TV su Sky Sport, che detiene in Italia i diritti della competizione fino almeno al 2028/29.
La settimana precedente, il 16 agosto alle 20:30, il Bayern affronterà lo Stoccarda nella finale di Supercoppa tedesca. Qui potremo già avere delle indicazioni importanti sulla favorita della Bundes e una delle possibili sorprese del torneo.
Spostando di molto in là le lancette, l’ultimo turno di campionato è previsto per il 16 maggio 2026, con tutte le partite che si giocheranno alla stessa ora come da tradizione. Meno di quattro settimane dopo, l’11 giugno 2026, inizierà la Coppa del Mondo FIFA 2026 a Città del Messico. Un appuntamento che, gioco forza, condizionerà questo come tutti i campionati europei.
Prima di affacciarci sul campionato che verrà, un piccolo recap sui piazzamenti in Bundesliga.
Le prime quattro squadre classificate sono ammesse alla fase campionato della UEFA Champions League 2026/2027. La quinta classificata e la vincitrice della coppa nazionale sono ammesse alla fase campionato della UEFA Europa League 2026/2027, mentre la sesta classificata va in UEFA Conference League. Per quanto riguarda le zone basse, le ultime due squadre classificate retrocedono, mentre la terz’ultima gioca uno spareggio contro la terza classificata della seconda divisione.
Le novità del tabellone
Val bene adocchiare i colossi, le possibili sorprese, i nuovi talenti e le antiche certezze. Prima però diamo uno sguardo, pure veloce, ai nuovi club che prenderanno parte alla Bundesliga rispetto alla stagione appena trascorsa.
Signore e signori, diamo dunque il bentornato a Colonia e Amburgo, due club storici di Germania (e non solo) che tornano finalmente nella massima competizione nazionale. Il Colonia ha festeggiato il titolo di campione di seconda divisione nell’ultima giornata della stagione precedente, mentre l’HSV aveva già conquistato la promozione nella 33ª giornata. A tal proposito: siete pronti per il derby di Amburgo contro il St. Pauli? Noi non vediamo l’ora.
Niente di nuovo sotto al sole
Così cantava l’autore dell’Ecclesiaste, uno dei libri più pessimisti e sconcertanti mai scritti da un autore sacro. Ecco allora che il primo tema della nuova Bundesliga è antico: vincerà di nuovo il Bayern Monaco?
Nella stagione passata, il Bayern è stato incoronato campione di Germania per la 34ª volta nella sua storia. Così, ha ripreso un’eredità solo parzialmente lasciata incustodita nella stagione 23/24, quando era stato il Leverkusen di Alonso a vincere. Harry Kane e compagni hanno vinto con merito, dimostrando che il corso Kompany, iniziato appunto lo scorso anno, è quello giusto.
Nella prossima stagione, il Bayern Monaco se vogliamo è ancor più favorito di quella appena trascorsa. Come vedremo nel capitolo dedicato ai nuovi volti della Bundes, l’acquisto più interessante della competizione lo ha fatto il club bavarese con Luis Diaz, pagato la bellezza di 70 milioni di €. Un attaccante che si va così ad aggiungere ad un reparto mutilo di Musiala – infortunio terribile quello subito nel contatto con Donnarumma all’ultimo Mondiale per Club – ma ciononostante già fortissimo. Il Bayern riprende da Kompany, non ha perso elementi importanti e ne ha aggiunti di brillanti. Che dire: rimane senza dubbio quella di Monaco la grande favorita al titolo.
Dietro, lotta matta e disperata
A nostro avviso, l’unica squadra in grado di poter impensierire realmente il Bayern è il Bayer, di Leverkusen. Che però in estate ha cambiato tantissimo. Dall’allenatore, che non è più Xabi Alonso bensì Ten Haag, alla rosa, mutila di giocatori che hanno fatto la storia del club negli ultimi anni, come Wirtz, Frimpong, Tah (finito proprio al Bayern, tra l’altro), Xhaka. Ciononostante, il Leverkusen rimane una squadra forte, che ha intrapreso un nuovo progetto, con un allenatore spesso criticato ma anche molto bravo. Sarà dunque molto interessante vedere il lavoro che farà Ten Haag, in Europa come in Germania.
Alle spalle del Leverkusen, di poco sotto, il Borussia Dortmund di Niko Kovac. Reduce da una stagione altalenante, nel segno dell’incostanza, Borussia Dortmund si trova a un bivio: tornare a splendere, o stabilizzarsi come una affascinante ma perdente piazza.
Poi, arrivano quelle che secondo noi potrebbero essere le vere sorprese del campionato: Lipsia, Eintracht, Stoccarda e Friburgo.
Partiamo dal Lipsia. Sotto la guida del nuovo allenatore Ole Werner e con Jürgen Klopp come Head of Global Soccer, sarà probabilmente una delle squadre più interessanti della stagione. Con i nuovi acquisti di Arthur Vermeeren (20 anni, 20 milioni di euro), Yan Diomande (18 anni, 20 milioni), Johan Bakayoko (22 anni, 18 milioni), Ezechiel Banzuzi (20 anni, 16 milioni), Andrija Maksimovic (18 anni, 14 milioni) e Max Finkgräfe (21 anni, 4 milioni), il club ha confermato la propria strategia di investimento sui giovani dal grande potenziale. Attenzione al Lipsia, sono tutte avvertite, soprattutto le inseguitrici del Bayern.
Infine Eintracht Francoforte, Stoccarda e Friburgo puntano a un buon piazzamento nella zona europea. In particolare lo Stoccarda, vincitore della DFB Pokal e stabilizzatosi negli ultimi anni come uno dei club più interessanti a livello manageriale, potrebbe tornare a sorprendere sotto la guida di Sebastian Hoeneß, grazie a una squadra giovane e talentuosa.
I nuovi giocatori da seguire
Chiudiamo la nostra breve, ma speriamo incisiva, presentazione, con una breve lista dei nuovi giocatori acquistati in estate dai club di Bundes che potrebbero essere (piccole o grandi) rivelazioni del campionato.
Il giocatore da seguire più da vicino è senza dubbio Luis Diaz, come detto. Pagato una cifra importante dal Liverpool (70 milioni di €), l’ex Porto arriva in Germania per ripercorrere le orme delle grandi ali del Bayern. Gli occhi sono tutti su di lui, ma di solito il colombiano non teme le pressioni, anzi.
Un altro acquisto oneroso è quello che il Leverkusen ha fatto per Quansah, 22enne difensore ex Liverpool. Per lui le aspirine hanno sborsato 35 milioni. Una cifra molto alta, per un giocatore di cui però tutti parlano un gran bene.
Sono almeno altri due gli acquisti che il Leverkusen, grazie alla cessione monstre di Wirtz – oltre 120 milioni al Liverpool –, si è potuta regalare: Tillman, trequartista 23enne dal PSV, per 35 milioni, e Maza, talentissimo tedesco di passaporto algerino, appena 19enne, che viene dall’Herta Berlino. Per il calciatore che andrà a sostituire Wirtz sulla trequarti il Bayer Leverkusen ha speso 12 milioni.
Veniamo al Dortmund, che ha regalato ai propri tifosi un cognome arcinoto da queste parti: Bellingham, non Jude però, bensì Jobe, il fratello che giocava al Sunderland. Per lui e Yan Couto, dal City, il Dortmund ha speso un totale di 50 milioni.
Come anticipato comunque il mercato più interessante di tutti lo ha fatto il Lipsia, con una serie di acquisti insieme onerosi e di prospettiva. L’acquisto più interessante a nostro avviso è quello di Diomande dal Leganes. Per lui, appena 18enne, il Lipsia ha speso 20 milioni. Stessa cifra spesa per Vermeeren, dall’Atletico Madrid, mediano di 20 anni che ha ancora molto da dimostrare. Più solido l’acquisto del 22enne Bakayoko, dal PSV, per 18 milioni. Chiudono la carrellata di acquisti futuribili, ma già fortissimi, Banzuzi dal Leuven (20 anni) per 16 milioni e Maksimovic (18 anni) per 14 milioni dalla Stella Rossa.
Anche per loro, la Bundesliga è un campionato che vale la pena di seguire.

