In un articolo apparso presso Asso Analisti, si indagava – per una buona volta – l’evoluzione tattica di Patrick Vieira, un allenatore che sembra aver preso il meglio e aver scansato il peggio da Arsene Wenger, storico coach dei Gunners, nonché ex allenatore anche di Vieira: il meglio, la fase offensiva; il peggio, quella difensiva.
Se abbiamo iniziato l’articolo sul Genoa che verrà parlando del suo allenatore, non è a caso. Quest’anno il Cricket & Football Club rossoblu, più che comprare, ha necessità di vendere. Chiaramente qualche acquisto verrà fatto – ed è già stato fatto – ma è Vieira il vero punto di forza di questa rosa. Il tecnico francese aveva diverse richieste all’estero e qualcuna anche in Italia – prima di Chivu, l’Inter lo ha seguito da vicino. Al Genoa ha fatto benissimo lo scorso anno, e la società rossoblu è convinta possa fare ancora meglio nella stagione della conferma. Che si preannuncia ricca, ad ogni modo, di novità in formazione.
La formazione del Genoa 2025/26
4-3-3 – all. P. Vieira
Gli acquisti già fatti
Un ruolo decisamente importante in fase di possesso e di non possesso – nel formare una sorta di difesa a 5 dietro – ce lo aveva, nel Genoa di Vieira, Zanoli. Il terzino di proprietà del Napoli è però tornato alla casa madre, lasciando scoperto un ruolo che il Genoa dovrà senz’altro coprire, considerando anche la contemporanea cessione di Ahanor all’Atalanta per 17 milioni.
Nel frattempo, però, qualche colpo in entrata è già stato fatto. Due a zero – prestito con diritto – come Stanciu (trequartista) e Gronbaek, di cui in patria (Danimarca) parlano come del nuovo Albert Gudmundsson, ceduto nel frattempo alla Fiorentina a titolo definitivo per 13 milioni di euro. Gronbaek rimarrà fino al 2026, con opzione per il riscatto a titolo definitivo. È un calciatore talentuoso, forte fisicamente, rapido nello stretto. Lo abbiamo schierato nella formazione titolare perché ha tutte le carte in regola per poterlo essere.
I sogni di mercato
Oltre a Zanoli, sono altri due i calciatori fondamentali sotto Vieira ad aver terminato il proprio periodo genoano: Pinamonti, tornato al Sassuolo, e Miretti, tornato alla Juventus. A centrocampo Miretti è stato già sostituito da Gronbaek, e in attacco? In attesa di alternative come prima punta, c’è Valentin Carboni, in arrivo dall’Inter in prestito secco. Non è ancora stato annunciato ufficialmente, ma mancano solo le firme.
In attacco c’è un altro nome che sta circolando con insistenza nelle redazioni da radiomercato: è quello dell’ex Verona Tengstedt, tornato al Benfica ma volenteroso di riprendersi la Serie A, anche perché in Portogallo ha poco spazio. Dall’attacco alla difesa, Mario Rui – svincolato – potrebbe andare a riempire il vuoto sulla fascia sinistra, se è vero che Vazques per Vieira è più centrale che esterno. Infine in porta, dove Leali ha offerto ottime garanzie lo scorso anno, si fa sempre più insistente la voce dell’acquisto di Daniel Peretz (classe 2000) del Bayern Monaco, che arriverebbe con la formula del prestito con diritto di riscatto.
Punti di forza e di debolezza dei rossoblu
Rispetto allo scorso anno, il Genoa sembrerebbe voler proporre un calcio maggiormente offensivo. Vieira, attentissimo alla fase difensiva, è subentrato in corsa. Un allenatore che arriva a campionato in corso, specie se l’obiettivo è salvarsi, deve puntare al sodo, lasciando tra parentesi la filosofia.
Quest’anno, partendo dall’inizio, siamo sicuri che Vieira vorrà far vedere ai suoi tifosi tutto il portato della sua proposta offensiva. Una proposta che punta molto al gioco sugli esterni – in questo senso, qualcosa in sede di mercato dovrà essere fatta – e all’inserimento centrale dei trequartisti. Il 4-3-3 di Vieira diventa spesso, in fase offensiva, un 2-5-2-1, dove i terzini diventano esterni alti e le ali accorciano al centro. Ecco perché tutti questi nomi dalle caratteristiche analoghe: Malinovskyi, Gronbaek, lo stesso Carboni, sono tutti giocatori che amano ricevere il pallone sui piedi e puntare, per calciare dalla media e lunga distanza. La punta in questo sistema svolge un compito ingrato: più che far gol, liberare spazi. Pinamonti, che sa segnare, era bravissimo nel liberare spazi. Al momento, senza di lui, il Genoa perde tanto. Ma il mercato è ancora lungo.