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Il mondo del tennis rischia di subire uno scossone, a poco più di un mese dalla ripartenza: Grigor Dimitrov, Viktor Troicki e Borna Coric sono risultati positivi al Covid-19 così come Novak Djokovic

Scoppia la polemica sull’Adria Tour, il torneo ad esibizione che si è giocato tra Serbia e Croazia e organizzato da Novak Djokovic per cercare di riavvicinare il pubblico (5000 spettatori!) al mondo del tennis in un momento difficile come quello attuale. La situazione, però, è sfuggita di mano perché gli organizzatori, noncuranti dei rischi del Covid-19, hanno limitato al minimo le norme necessarie a limitare il contagio e i risultati sono presto detti.

Qualche giorno fa è arrivato il primo annuncio: Grigor Dimitrov, tennista bulgaro presente all’Adria Tour, è risultato positivo al Coronavirus. Una notizia shock, che però, a ben vedere, può essere considerata non così una sorpresa, visto che solo qualche giorno fa, Dimitrov, assieme a Djokovic e altri tennisti, erano scesi in piazza con una grande affluenza di pubblico, senza mascherine e alcun tipo di norma di distanziamento sociale. Nella giornata di ieri, il secondo annuncio: Borna Coric è risultato anch’esso positivo al Coronavirus. Il tennista croato aveva disputato un incontro a Zara contro Dimitrov, con quest’ultimo che, tra l’altro, si era ritirato per un malessere generale. “Volevo informarvi che sono risultato positivo al COVID-19. Voglio assicurarmi che chiunque sia venuto a contatto con me negli ultimi giorni si sottoponga al test… Sono dispiaciuto per i danni che potrei aver causato, io mi sento bene e non ho alcun sintomo”, ha ammesso Coric. Nelle ultime ore, anche la terza novità: Viktor Troicki, tennista serbo presente come gli altri all’Adria Tour, è risultato positivo al Coronavirus, e con lui anche la moglie incinta. Tre giocatori, che non hanno rispettato le norme Covid-19 al 100%, sono risultati positivi. Ed è notizia di pochi minuti fa che anche Novak Djokovic è risultato positivo. Il mondo del tennis rischia di subire uno scossone non da poco, ad un mese e poco più dalla ripartenza ufficiale. Urge una presa di posizione dell’ATP e della WTA, anche perché le varie esibizioni, sebbene molte siano senza vero fine di lucro o per racimolare denaro da devolvere in beneficenza, rischiano di produrre effetti devastanti per partecipanti e addetti ai lavori.

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